di Giorgio Stirpe
Sassuolo amaro per il Frosinone, i neroverdi alla vigilia evocavano brutti ricordi e la pesante sconfitta del Mapei, in chiave salvezza, ha aumentato gli spettri. Il ruolino di marcia si è fatto ancor più deficitario, 5 punti nelle ultime 10 partite, le trasferte continuano a risultare indigeste e ora la classifica inizia davvero a fare paura. I giallazzurri sono stati ormai completamente inghiottiti e dovranno faticare per uscire dalle sabbie mobili della lotta per non retrocedere.
Di Francesco ha avuto finalmente la possibilità di schierare dal 1′ i due terzini titolari Zortea e Valeri ma la sfortuna si è abbattuta di nuovo sul reparto degli esterni bassi del Frosinone che quest’anno sembra essere maledetto. Dopo appena 7 minuti, infatti, un pestone di un avversario ha messo fuori causa Valeri che è stato costretto ad uscire lasciando il posto a Lirola. A sorpresa titolare anche Ghedjemis sulla trequarti a destra, a cercare di dare imprevidibilità in quella zona del campo, con Soulè sul lato opposto a sostegno del confermato Cheddira. Tra i pali Turati è tornato, dopo due partite, ad essere preferito a Cerofolini. Schierato tra gli undici iniziali anche Barrenechea (assente dal 1′ da tre gare) in regia assieme a Mazzitelli. Il tecnico canarino ha voluto dunque cambiare qualcosa, in particolare con l’arma Ghedjemis che, rimasto in campo per un’ora, non è riuscito ad infiammare la fascia. Un paio di sortite interessanti ma nulla più per il francese che, fino ad oggi, si è fatto sempre preferire quando ha giocato sulla destra dove è riuscito a creare occasioni rientrando sul sinistro. La sua posizione congeniale nella quale, però, agisce Soulè che è, chiaramente, titolare inamovibile.
Il primo tempo è scivolato via senza grandi emozioni nè occasioni. A prendere la scena sono stati i tifosi del Leone arrivati in Emilia in gran numero. Hanno cantato e si sono fatti sentire per tutta la partita, sovrastando nei cori i supporters del Sassuolo, trasformando il Mapei in una sorta di Stirpe itinerante. Peccato che tutto ciò non sia bastato.
A spezzare l’equilibrio, dopo poco più di 10 minuti nella ripresa, è arrivata la rete dei padroni di casa firmata da Thorsverd (a cui pochi istanti prima era stato fischiato un rigore contro per un fallo su Mazzitelli che il Var ha ritenuto però inesistente), a difesa del Frosinone completamente schierata ma anche distratta sul norvegese, che si è ritrovato solo in area nonostante tanti calciatori ciociari fossero presenti in zona. Il centrocampista neroverde è stato dimenticato sia da Zortea, fuori dalla sua zona di compentenza, sia da Okoli che non è uscito a contrastarlo, sia da Mazzitelli che non è riuscito a scalare in tempo. Insomma, un altro regalo concesso dal collettivo giallazzurro agli avversari che hanno ringrazito con il gol risultato poi decisivo.
Con gli ingressi di Ibrahimovic e Seck al posto di Brescianini e Ghedjemis, e successivamente quelli di Kaio Jorge e Cuni, per Soulè e Cheddira, Di Francesco ha tentato di dare peso ad un attacco che fino a quel momento non era riuscito a superare la difesa di un Sassuolo che, lo ricordiamo, non vinceva dal 6 gennaio scorso. L’occasione per il pareggio l’ha avuta al 76′ Lirola che si è inserito bene nel cuore della difesa avversaria ma ha calciato alto, sprecando tutto.
Il più grande rammarico è stato quanto accaduto praticamente al 90′ quando anche il Frosinone ha ricevuto un “regolone” da parte degli avversari che ha saputo scartare. Ferrari ha infatti spinto Cuni (tornato in campo dopo ben due mesi) in maniera ingenua in area e per l’arbitro ed il rigore questa volta è stato giusto ed inevitabile. Kaio Jorge dal dischetto non ha però avuto la freddezza giusta, non ha saputo reggere la pressione del momento, spedendo a lato il pallone.
I giallazzurri hanno continuato a premere l’avversario nella propria area di rigore così come successo domenica scorsa contro il Lecce: diverse occasioni costruite ma mai un tiro veramente pulito verso Consigli.
Per i giallazzurri ora un altro ciclo difficile contro Lazio, Genoa, Bologna e Napoli, gare da cui è necessario tirare fuori qualche punto prezioso.
“La squadra – ha affermato Mister Eusebio Di Francesco – ha approcciato bene per i primi 25′ ma poi non siamo riusciti ad aggredire il Sassuolo come volevamo. Ci appoggiamo ai numeri, sono dispiaciuto perché torniamo a casa senza punti e senza avere meritato di perdere. Siamo stati sfortunati ma non vogliamo alibi. Se parliamo di risultati, ovviamente siamo amareggiati perché ne abbiamo raccolti troppo pochi in questi ultimi mesi”.
IL TABELLINO
SASSUOLO: Consigli; Pedersen, Erlic, Ferrari, Diog; Laurienté (38’ st Kumbulla), Racic, Thorstvedt (18’ st Matheus Henrique), Bajrami; Defrel (27’ st Boloca), Pinamonti (38’ st Mulattieri). A disposizione: Pegolo, Cragno, Missori, Obiang, Ceide, Castellejo, Viti, Volpato, Lipani, Tressoldi. Allenatore: Ballardini.
FROSINONE: Turati; Zortea, Romagnoli, Okoli, Valeri (9’ st Lirola); Mazzitelli, Barrenechea, Brescianini (Ibrahimovic); Soulé (39’ st Kaio Jorge), Cheddira (39’ st Cuni), Ghedjemis (Seck).
A disposizione: Frattali, Cerofolini, Baez, Reinier, Pahic, Gelli, Garritano, Monterisi.Allenatore: Di Francesco.
ARBITRO: Federico La Penna di Roma 1
MARCATORE: 12’ st Thortsvedt.