di Silvia Scarselletta
Si è svolta con grande entusiasmo e partecipazione, sabato 16 marzo 2024 ad Acuto, l’iniziativa “Acuto a colori 10×10”, un’esposizione di Arte urbana che ha trasformato il Viale Roma in un’esplosione di colori e magia. L’evento, nato con l’intento di portare la Street Art nel piccolo borgo, ha ospitato per l’intera giornata nove talentuosi artisti provenienti da diverse località ma aventi lo stesso obiettivo: trasformare gli spazi pubblici di Acuto in una galleria a cielo aperto.
L’evento è nato grazie alla Rete d’impresa: Acuto in Rete in collaborazione con il Comune di Acuto che, grazie all’Urban Research Francesco Torrice e all’Associazione Ammuri Liberi, ha portato nel piccolo borgo i nove artisti. Tra questi, infatti, vi era anche il presidente dell’Associazione Ammuri Liberi Marcello Russo, in arte Marcello Red: “La nostra Associazione nasce con l’intento di sensibilizzare tutti gli aspetti più delicati e trascurati della realtà odierna, come anche la violenza sulle donne. Attraverso l’arte ci occupiamo di rigenerazione urbana, scegliamo zone degradate e le rendiamo artisticamente e civilmente luoghi frequentabili gradevoli; il senso di questa iniziativa è di ottenere infatti una sensibilizzazione totale. Noi vorremmo che un giorno anche le persone più anziane, passeggiando, possano apprezzare un tipo di arte che fino a qualche tempo prima tendevano a ritenere un atto vandalico”.
Nove artisti, nove murales completamente differenti tra loro, nove esplosioni di colori, idee, pensieri, sensibilità, storie di vita. Gli artisti, infatti, non sono stati limitati in alcun modo: ognuno di loro ha potuto portare sul campo il proprio mondo, la propria ideologia e la propria anima.
Murales di Marcello Russo: “Nosey be amazed”, che sta per “ficcanaso lasciati stupire” indaga attraverso il soggetto (realizzate con la tecnica dello stencil multilayer) le espressioni del viso, a ricordare lo spettatore che guarda l’opera di essere sempre curioso e meravigliarsi della scoperta, anche delle semplici cose quotidiane.
Murales di Oniro: “NaturalMENTE”. L’opera raffigura un essere umano la cui forma è delineata da due alberi in controluce che ne disegnano i contorni. Al centro si erge un terzo albero che assume le sembianze del cervello del soggetto, lasciando intuire una forma di intelligenza che permea gli esseri viventi, che siano umani, alberi o la Natura nella sua totalità.
Murales di Giarrico Attardi – Jayko: “DI-VISIONI”. Orientare lo sguardo, attraverso gli occhi, vuol dire tracciare una sintesi di ciò che dal profondo è suscitato: il vedere proietta nell’Oltre. Dormire, allora, vuol dire non chiudersi agli occhi, così come, al contrario, lasciarli aperti è il non voler vedere. Non sempre, a questi due momenti, corrisponde la cosiddetta normalità nell’esperire quella biologica funzione cui la Natura ha deputato.
Murales di Angelo Rasile – Rise3: “San Maurizio”. Nella memoria del santo Patrono della città di Acuto, martirizzato e poi santificato. Viene raffigurato con delle iconografie ben chiare: la Palma, simbolo di Cristo che vince la morte, della vittoria sul peccato e del trionfo della pace. La Freccia, simbolo di guerra, perdita e sofferenza. Le Ali, simbolo di rinascita, libertà e beatificazione.
Murales di Francesco Scaramuzzo – Don Cane: “Giungla”. Rappresenta il coraggio e la tenacia delle nostre piccole e fragili realtà di andare avanti. Il palloncino simboleggia le piccole realtà come il piccolo paese di Acuto, mentre i cactus sono le difficoltà di ogni giorno; in mezzo a tutto questo caos, il palloncino rimane in volo e riesce a sopravvivere.
Murales di Emiliano Terenzi: “L’Acuto più bello”. L’acuto più bello è la risata dei bambini. Ha abbinato al nome di questo paese una legittimità su quello che ritiene essere il suono più bello che si possa ascoltare.
Murales di Tina Loiodice: “Respect”. Il rispetto è un atto di amore. Lei disegna le donne come guerriere, in nome di tutte le ingiustizie che da sempre sono costrette a vivere.
Murales di Rodolfo Losani: “Acuto 1951”. Una mano tesa che accoglie sul suo palmo i simboli dello stemma del comune, ossia i tre chiodi d’argento su un fondo rosso, quasi a proteggerli, sorreggerli in ogni evento, in ogni condizione; sono avvolti da un filo, simbolo di legame, quel legame che spesso si ha per la propria terra di appartenenza.
Murales di Longo: “Sogno onirico”. È un dipinto di un’artista israeliana che si è ispirata alle prime creature che hanno popolato gli oceani. Questo brodo primordiale che ha originato la vita è contrapposto al nostro paese, il luogo da cui proveniamo, sia nel bene che nel male.
Parla dell’evento, commosso, il sindaco di Acuto Augusto Agostini, entusiasta alla visione del suo paese vivace e colorato: “Acuto ha cambiato il suo volto, vorrei ringraziare calorosamente la Rete d’impresa: Acuto in Rete e l’associazione Ammuri Liberi rappresentata dal suo presidente Marcello Russo, l’Urban Resarch Francesco Torrice e tutti gli artisti.” A lui si affianca il consigliere comunale Matteo Franceschetti: “grazie a questo straordinario team oggi possiamo ammirare i magnifici murales che arricchiscono il nostro adorato paese di Acuto. Queste opere d’arte non solo aggiungono bellezza al nostro ambiente, ma anche significato e vitalità alla nostra comunità”. Non manca poi l’emozione di Claudio Perinelli, segretario della Rete di Impresa: Acuto in Rete: “come cittadino, prima ancora che come segretario, aspettavo questo momento da tempo: sono soddisfatto e sicuro che avrà un riscontro positivo poiché l’Arte, in tutte le sue forme, non può che fare del bene”.
Una giornata all’insegna dell’arte e del divertimento sia per i grandi che per i piccoli: dalla mattina sono stati predisposti dei laboratori di pittura per bambini, con il gentile aiuto dell’associazione “Tadà”, dove ognuno di loro ha potuto realizzare la propria tela; intorno alle 18.30, al calar del sole, hanno avuto il primato i giovani, godendo di un po’ di musica al centro del Viale Roma.