Alla luce di recenti furti in abitazione, nel corso dei quali sono state sottratte anche delle armi detenute legalmente dai proprietari, dei fatti di sangue avvenuti a Roma e provincia nei primi mesi del 2024 che evidenziano sempre più la facilità con cui le armi circolano, il sequestro di armi importanti alla criminalità, hanno messo in luce l’esigenza, auspicata anche dal Prefetto di Roma Lamberto Giannini, in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, di maggiori verifiche sulle condizioni con cui le armi vengono conservate e protette. Pistole, fucili che, troppo spesso, vengono lasciate incustodite e preda di ladri che li rubano per poi immetterli nel mercato illegale.
A tal proposito, se da un lato sono stati messi in campo maggiori pattuglie per prevenire i furti nelle abitazioni i Carabinieri del Gruppo di Ostia hanno intensificato l’attività di prevenzione e controllo sull’osservanza delle prescrizioni in materia di armi nel territorio di competenza che comprende le aree del litorale nord di Roma fino a Civitavecchia, la zona a nord della Capitale lungo la via Cassia, i territori delle compagnie di Bracciano e Monterotondo.
I Carabinieri, in particolare, hanno focalizzato l’attenzione sulle modalità di custodia e porto delle armi da sparo e relativo munizionamento, sulla tenuta della relativa documentazione amministrativa e sul mantenimento dei requisiti soggettivi (morali, giudiziari, ecc.) richiesti per il possesso di armi.
I significativi controlli hanno interessato 478 possessori di armi che hanno comportato 27 denunce in stato di libertà, 11 persone segnalate al Prefetto per la revoca del porto d’armi e 35 diffidate a regolarizzare la certificazione medica di idoneità psicofisica. In linea generale, quindi, il 15% dei soggetti sottoposti a controlli è risultato non a norma.
In totale, i Carabinieri hanno ritirato 165 armi da fuoco, tra sequestri e ritiri amministrativi, 26 armi bianche e quasi 5.000 munizioni.
Sull’onda dei controlli, alcuni cittadini si sono messi in regola, anche acquistando idonei armadi per la custodia delle armi, altri spontaneamente hanno deciso di disfarsi delle armi e delle munizioni, regalandole ad amici che hanno titolo per la detenzione oppure, come nel caso di 81 tra pistole e fucili e quasi 2.000 munizioni, sono stati consegnati presso le Stazioni dell’Arma dei Carabinieri competenti per territorio, per la successiva rottamazione. I controlli dei Carabinieri del Gruppo di Ostia hanno consentito di sottoporre a verifica quasi 1.500 armi.
Tra le principali violazioni riscontrate ci sono la custodia delle armi in luoghi e con modalità non consentite. Come ad esempio: un fucile era detenuto sotto il letto del figlio minore; un fucile a pompa era detenuto appoggiato su un comodino; armi detenute in scatole da scarpe o riposte in armadi senza idonea chiusura.
Altre violazioni riscontrate dai Carabinieri sono la mancata o non aggiornata certificazione medica di idoneità psicofisica, il possesso di munizionamento in più rispetto al consentito, porto d’armi scaduto, omessa denuncia del trasferimento del luogo di custodia delle armi, cessione di armi senza la prevista autorizzazione, mancanza delle armi regolarmente denunciate, come accaduto alle porte di Roma, con una carabina persa verosimilmente da circa 30 anni, possesso di armi mai denunciate. Ad una singola persona è stato sequestrato un arsenale di quasi 40 armi. A nord di Roma, 5 pistole e 6 fucili che una donna aveva rinvenuto dopo la morte del marito sono state ritirate amministrativamente.
I servizi di controllo del territorio per prevenire i reati predatori dei Carabinieri continueranno su tutto il territorio della provincia di Roma come proseguiranno le verifiche sull’osservanza delle prescrizioni in materia di detenzione di armi.