L’auditorium comunale di Morolo ospiterà il prossimo 5 aprile – a partire dalle ore 15.30 – l’incontro con il poeta e paesologo Franco Arminio che presenterà “Canti della gratitudine”, edito da Bompiani, un libro che – come si legge nell’abstract – “fin dalle prime righe ci invita a un gesto semplice e prezioso: fare buon uso delle parole. Le parole che pronunciamo, scriviamo, leggiamo ogni giorno sono una moltitudine, ma troppo spesso attraversano le nostre vite senza lasciare traccia“.
“Franco Arminio – è scritto in una nota inviata a questa redazione – è da tempo impegnato nel progetto di valorizzazione dei piccoli centri; ha fondato, nel 2015, in provincia di Avellino, “La casa della paesologia“. Ultimamente viene ospitato frequentemente in programmi quali Geo&Geo e conduce “La biblioteca dei sentimenti” in onda su RAI 3; collabora con testate nazionali quali “Il Corriere della Sera“, “Il Manifesto” e “Il Fatto quotidiano“.
L’intervento dello scrittore Franco Arminio rientra all’interno del “Tour della Gratitudine”, un viaggio attraverso le aree interne dell’Italia spesso soggette a rischio di spopolamento e lontane dai flussi turistici di massa. Egli porterà in scena un reading poetico e un incontro letterario che porrà al centro il suo libro di poesie “Canti della gratitudine”, con cui lo scrittore valorizza i piccoli aspetti della vita quotidiana dei paesi.
“Sarà l’occasione – prosegue la nota – per riflettere sulle opportunità di crescita dei piccoli paesi e, in particolare, per la crescita di Morolo, per rivalutare le caratteristiche e le peculiarità dei centri storici spesso abbandonati e sottovalutati, ma che presentano un potenziale importante per la sviluppo del turismo lento che è tornato in auge soprattutto nel periodo post pandemico“.
L’evento è reso possibile anche grazie al prezioso contributo messo a disposizione dalla Regione Lazio ed è inserito nel progetto di valorizzazione del Monumento naturale “Valle Sant’Angelo”; durante l’incontro è prevista, inoltre, la presentazione del Virtual Tour dell’area protetta realizzato grazie alla collaborazione tra il Comune di Morolo, la Regione Lazio e un pool di esperti naturalisti, storici e fotografi che hanno esplorato e spiegato l’area del Monumento Naturale e l’hanno resa fruibile anche per coloro che non hanno la possibilità di recarsi personalmente in montagna.