Il Comune di Orsara di Puglia, nella provincia di Foggia, ha bandito un concorso di progettazione finalizzato all’acquisizione di progetti di elevata qualità architettonica relativi al recupero funzionale di Palazzo Torre Guevara, bene monumentale collocato in pieno contesto rurale e intrinsecamente connesso al paesaggio e alle sue evoluzioni storiche. A vincerlo, il team composto da Nicola G. Tramonte, capogruppo; Mario Pisani; Tiziana Di Sipio; Stefania Paradiso; Maurizio Angelillis; Massimiliano Ciccotti; Giuseppe Zullo e i due consulenti Enzo Ceglie ed Antonio Rotondi.
IL recupero di Palazzo Torre Guevara è già stato avviato, con diversi interventi attuati negli ultimi 15 anni. L’Amministrazione ora intende completare le azioni di restauro e dotare la struttura di funzioni turistico-culturale.
L’intervento si propone quindi di riqualificare un’emergenza architettonica di notevole importanza storica, come possibile e inedito elemento di connessione tra campagna e città, nonché propulsore di sviluppo per il territorio dei Monti Dauni. Oltre a dotarlo di nuove funzionalità, le proposte dovranno individuare itinerari fisici e non che connettano l’edificio storico, in maniera significativa ed efficace ai Monti Dauni in generale e al Borgo di Orsara di Puglia in particolare, coinvolgendo le componenti paesaggistiche e rurali più rilevanti dell’agro interessato.
A spiegare,con un post su Facebook, i dettagli del progetto è stato proprio il capogruppo del team Nicola G. Tramonte: “sincera soddisfazione per aver vinto il Primo premio nel Concorso di progettazione “Torre Guevara: un itinerario paesaggistico e culturale” nel comune di Orsara di Puglia, perché ciò è avvenuto dopo aver già restaurato l’intero complesso architettonico e valorizzato il profondo significato della costruzione.
Il passo successivo, apprezzato dalla giuria, è consistito nel progetto degli spazi interni che dialogano con la struttura forte e vigorosa e un percorso di esperienze, ad iniziare dall’accesso che accoglie e diffonde via smartphone del visitatore input che permettono un percorso consapevole. I volumi diventano non sono solo museali, ma ambienti tecnologici divulgativi che connettono le comunità di Orsara, Bovino, Troia e Castelluccio dei Sauri per favorire la consapevolezza della trasformazione in atto. All’esterno una serie di Totem interattivi, collegati da raggi laser, illustrano i punti salienti del territorio con video interrogati dall’utenza. All’interno spazi immersivi e pareti multimediali individuano temi connessi al futuro dei luoghi e della loro storia. Corsi di perfezionamento come quello di chef che impiegano la produzione agricola locale e danno dimostrazioni approfondiscono l’utilizzo sostenibile delle risorse del territorio. All’ultimo livello uno spazio multimediale divulgativo, con biblioteca, sala concerti e proiezioni, installazione temporanee propongono nuovi sentieri di crescita e arricchimento personale. Al termine un profilo personalizzato sulla propria attitudine alla sostenibilità viene donato al visitatore.
Il terreno limitrofo, oltre ad uno spazio teatrale per spettacoli e concerti, si reinterpreta per contrastare lo spopolamento e prospettare un futuro. Prospetta un medley di cereali, in memoria della Puglia granaio d’Italia, composto da vite, frutta e olivi. Un marchio dei Monti Dauni per un futuro dove cultura, turismo, formazione, artigianato, prodotti tipici dell’agroalimentare, servizi alle persone trovano il loro approdo in un progetto globale nel rispetto ambientale, la sostenibilità, la sussidiarietà, una nuova idee di consorzio volto non solo al reddito e alla produzione ma alla crescita di una identità valoriale che tengono conto dell’affacciarsi di una nuova linea della palma.
Nel terreno di pertinenza del palazzo varietà proprie della Regione Puglia attestano la memoria di un passato che fa da base e sostegno alla agricoltura moderna. Le vecchie cultivar, allevate secondo le antiche usanze, lasciano il campo a moderne impostazioni a varietà sicuramente più reddituali e appetibili a garantire uno sbocco lavorativo alla popolazione di Orsara di Puglia e dei Monti Dauni. La vastità dei terreni, oggi dediti per la maggior parte a cerealicoltura, si prestano a una ridefinizione colturale e accrescerà la voglia di scommettere su un futuro diverso da parte dei proprietari terrieri che, forti dell’Ente Comunale e della Regione come loro partner. Garanti del progetto daranno corso a una Associazione di produzione, a un proprio marchio e una identità”.