di Monia Lauroni
Una vita a colori stravaganti, scapigliati. I suoi studenti, le sue lotte sociali, la sua indolente voglia di esserci per descrivere a parole ogni frammento di vita vissuta.
Poi qualcosa come un lampo. Le tinte dei suoi giorni si incupiscono. Bianco e nero, come le storie passate che amava raccontare.
Poi il nero, nel corpo e nella mente.
Tutto si ferma, trema come la terra sotto l’urto di un tuono. Tutto, tranne le emozioni, quelle no, continuavano a viaggiare tra nebbia e sprazzi di luce al neon in una camera d’ospedale.
Di nuovo le prime tinte neutre, delicati pastelli appena visibili.
La vita che con forza riparte.
Le mani che tremano, i piedi che toccavano sempre l’amata terra che avevano dimenticato come tenere un passo.
È la storia di “Miracolata. Da Medjugorje a Medjugorje”.
La storia vissuta da Fausta Dumano, l’Insognata.
Docente di lettere, scrittrice, donna non comune.
Un libro che descrive come un album di fotografie, i giorni del buio e poi di nuovo quelli a colori.
Racconta la forza, il coraggio, la fatica di tornare a vivere. Iniziare da capo, come per un bambino è il primo vagito.
Tornare a respirare, e scoprire aria nuova.
Una nuova vita, ai margini di una fede prima sconosciuta, una vita in cui ogni passo è un traguardo, un piede avanti all’altro come risalendo un ruscello in bilico sui sassi.
Coscienza della carne e spiritualità dell’anima, quando senti che i miracoli esistono. Che qualcosa ti chiama e tu devi andare.
Il viaggio a Medjugorje, e scoprire che esiste altro, che si possono sentire altri incensi, vedere altri colori che la realtà non concede a chi non si è mai sentita avvolta in un telo bianco.
Fausta Dumano, descrive tutto questo con la forte potenza espressiva che l’ha sempre resa particolarmente interessante.
E come solo chi, a quel dono, ha trovato un nome, ha dato un significato, l’ha accettato ed ha scoperto il suo personale ‘miracolo’: abbandonarsi luminosi alla vita dell’oltre.
Venerdì 19 aprile, alle ore 17.00 “Miracolata” si racconterà a Ferentino presso la Sala Consiglio. I saluti del sindaco Piergianni Fiorletta e il dialogo con l’autrice animato dal professor Biagio Cacciola e la dirigente Valeri.