L’Associazione Culturale “Las Mariposas” invita tutti ad Anagni il 20 aprile alle ore 17:30 nella Casa della Cultura e dei Giovani, al vernissage della mostra “Cromie dell’anima”, di Donatella Masciarri, curata dal prof. Alberto D’Atanasio.
Questo evento è stato voluto e patrocinato dal Comune di Anagni e dalla Provincia di Frosinone “Provincia Creativa” e sponsorizzato dall’Agenzia Pratiche Auto CSC di Valentina Caruso.
“Non si tratta soltanto dell’esposizione delle opere dell’artista ma di un’unione di più arti che catturerà i visitatori – si legge in una nota inviata a questa redazione – uno speciale ringraziamento al sindaco Daniele Natalia, all’assessore alla Cultura Carlo Marino, al consigliere Peppino Scandorcia e al consigliere provinciale Luigi Vacana, da sempre sensibili agli eventi culturali e pronti ad accogliere nuove sfide”.
Ci parla di “Cromie dell’anima” il curatore,il prof. Alberto D’Atanasio: “in questa mostra Donatella Masciarri, pittrice umbra di Città di Castello, espone le sue opere più rappresentative, come fosse un’antologia. Le sue opere verranno presentate ed illustrate attraverso le poesie di Annalisa Lucini. Il tutto armonizzato con la musica del Maestro Daniele Ingiosi con il suo bandoneon, strumento costruito in Germania e successivamente diffuso in Sud America. Dunque Palazzo Bacchetti ospiterà fino al 28 aprile questa speciale e rara commistione di arti che di certo creeranno suggestioni uniche”.
“Tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione della mostra, voluta da Valentina Victoria Simionato – prosegue il prof. D’Atanasio – sono emblema della festa della cultura. Anagni diventa così come un Nuovo Parnaso dove le Muse si ritrovavano al cospetto di Apollo, il Dio del Sole, il Dio della conoscenza, il Dio della bellezza. Proprio grazie a queste donne si può ritrovare la forza e l’energia della cultura. Una cultura che purtroppo in questo periodo soffre, non soltanto in Italia ma in tutto il mondo, perché siamo affannati, affogati dalle cause che genera la guerra. Possiamo dunque ritrovare una risposta fattiva a ciò che può generare la pace, la condivisione, la comunione, la considerazione di ciò che rende vera una parola tanto bistrattata e tanto banale come la bellezza. Ad Anagni si celebra tutto questo ed io ne sono soltanto un testimone”.