È stata presentata ieri al Vinitaly, presso il Padiglione Lazio, la terza edizione di Vini d’Abbazia. Sarà ancora una volta lo straordinario scenario del Borgo di Fossanova, nel Comune di Priverno (LT), con la sua abbazia gotico-cistercense, il palcoscenico di questa manifestazione unica nel suo genere, ideata per ricordare il ruolo che sin dal Medioevo le abbazie hanno avuto non solo nella produzione del vino ma anche nella preservazione di vitigni che altrimenti sarebbero andati perduti.
Alla presentazione, moderata dal giornalista Rai Rocco Tolfa, hanno partecipato Werner Waldboth dell’Abbazia di Novacella, Don Andrea Santus del Monastero di Monte Oliveto Maggiore, Francesco Zaralli e Marco De Cave organizzatoridi Vini d’Abbazia.
L’incontro è stato aperto dai saluti dell’assessore all’Agricoltura della Regione Lazio Giancarlo Righini che ha affermato “questa manifestazione è la certificazione del concetto che dobbiamo avere del vino, uno straordinario ambasciatore che tiene insieme storia, cultura, tradizione”. Sono intervenuti Massimiliano Raffa Commissario ARSIAL (Agenzia Regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio) che ha dichiarato “In tutta la storia millenaria del vino, l’eccezionale tradizione enologica delle abbazie rappresenta una dei capitoli più affascinanti. Vini d’Abbazia, che nel corso del tempo è divenuta una tra le manifestazioni più innovative e interessanti che si svolgono sul nostro territorio, la racconta come nessun altro, creando un ponte tra passato e presente, che invita a riscoprire una bellezza intramontabile, valorizzando allo stesso tempo il lavoro e la ricerca di tanti straordinari produttori”; Anna Barrile, direttore generale di Confagricoltura che ha ricordato “che da subito abbiamo creduto nell’idea originale avuta dagli organizzatori di Vini d’Abbazia. Valorizzare i vini delle abbazie non significa solo dare dignità al prodotto e al lavoro di chi dal Medioevo ai nostri giorni con metodi tradizionali lo realizza, ma anche all’immenso patrimonio culturale che un monastero rappresenta”; Marco Carpineti, presidente delle Strade del Vino della Provincia di Latina ha evidenziato “l’importanza di avere nel nostro territorio una manifestazione che stimoli il confronto tra produttori locali e altre importanti realtà vitivinicole italiane ed estere”; Umberto Trombelli, delegato di Ais Latina è “onorato di questa partnership tecnica tra Ais Lazio e Vini d’Abbazia, un’iniziativa culturale che da espressione al nostro territorio”. Infine la vice presidente di Slow Food Lazio Ines Innocentini ha sottolineato che alla manifestazione “porteremo i produttori del territorio che salvaguardano la cultura e la tradizione del cibo locale”.
“La Camera di Commercio Frosinone Latina sostiene convintamente la terza edizione di “Vini d’Abbazia”, l’evento che mira a raccontare il ruolo che, sin dal Medioevo, le abbazie hanno avuto nella produzione del vino e nella salvaguardia di vitigni. I vini, come dimostrato dal recente appuntamento con Oltre Roma Wine Tour, voluto dalla CCIAA, possono essere un ottimo biglietto da visita per far conoscere i nostri territori oltre i confini regionali e nazionali facendo da traino a un turismo enogastronomico lento, fatto di storia e tradizioni, che può essere un volano per l’economia dell’area vasta Frosinone Latina”. Questo il commento del presidente della Camera di Commercio di Frosinone Latina Giovanni Acampora.
Dopo il grande successo delle due edizioni precedenti l’Abbazia di Fossanova ospiterà, dal 7 al 9 giugno 2024, oltre 30 cantine tra cui alcune importanti Abbazie francesi legate all’Associazione Les Vins D’Abbayes, che svolge una analoga manifestazione a Parigi. La novità di questa edizione sarà la Georgia, che sarà presente con il Monastero Alaverdi, risalente al VI secolo d.C. Sepolte nelle cantine del monastero le Qvevri (anfore di terracotta), ospitano il vino che fermenta e poi si affina in questi storici contenitori. Si andrà quindi alla scoperta del vino in anfora, che anche in Italia trova sempre più appassionati.
Tante etichette che conquisteranno i palati più esigenti con le produzioni dei terreni agricoli curati da religiosi e da enologi accorti. Ci sarà la possibilità di degustare anche i vini locali prodotti dalle cantine della Strada del Vino di Latina, della Strada del Cesanese del Piglio, dal Consorzio del Cesanese del Piglio, Consorzio Cabernet DOP di Atina e del Consorzio Cori DOC. Sempre all’interno del Borgo, per l’occasione sarà allestito un villaggio di gastronomia curato da Slow Food Latina, con numerosi stand di produttori e presidi del grande movimento internazionale, ad ingresso gratuito.
A “Vini d’Abbazia” tra i banchi degustazione dell’evento – organizzato dall’associazione culturale Passione di Vino e della cooperativa Taste Roots Soc. Coop., con la partecipazione del Comune di Priverno, Regione Lazio, ARSIAL, Camera di Commercio di Frosinone e Latina, Informare, Confagricoltura, Strada del Vino di Latina, Slow Food, Slow Wine e Ais in qualità di partner tecnico – il pubblico potrà vivere un’esperienza unica in Italia, degustando i vini prodotti da millenarie abbazie, monasteri e conventi in un luogo incantevole per la sua bellezza. L’appuntamento è:
CHIOSTRO DELL’ABBAZIA DI FOSSANOVA
Via San Tommaso d’Aquino, 1 – Priverno (LT)
Venerdì 7 – Sabato 8 – Domenica 9 giugno 2024
nota a cura dell’ufficio Stampa