Volo di ritorno ritardato di dodici ore, mancanza di informazioni aggiornate, disagi a non finire: una disavventura in piena regola quella vissuta da 170 vacanzieri – sette dei quali residenti in provincia di Frosinone e molti altri provenienti dalla provincia di Roma – che lo scorso primo maggio sono rimasti bloccati all’aeroporto dell’isola di Sal, la più orientale tra le isole settentrionali dell’arcipelago di Barlavento, a Capo Verde.
A causa – forse – di un guasto tecnico o di una problematica operativa, il volo NO3864 operato dalla compagnia charter Neos la cui partenza era schedulata per le ore 16.10 dello scorso primo maggio è stato riprogrammato in un nuovo orario, con ben 12 ore di ritardo rispetto all’orario di partenza inizialmente previsto. L’aereo – infatti – è partito il giorno successivo alle 7.00 del mattino.
Tra i passeggeri – dicevamo – anche due famiglie originarie di Supino e Ferentino; “inizialmente – spiega Anna Zuccaro, titolare di un centro estetico a Supino, ad anagnia.com – quando abbiamo ricevuto la notizia della riprogrammazione del volo ci siamo sentiti parecchio disorientati; ognuno di noi, trascorsa questa breve vacanza, il giorno dopo sarebbe dovuto tornare al lavoro e riprendere i propri impegni ma per forza di cose ci siamo dovuti riorganizzare. Fortunatamente – prosegue Anna – l’agenzia di viaggi FCF di Chiara Foglietta alla quale ci eravamo rivolti ci ha assistito da remoto aiutandoci a trovare una sistemazione per la notte e ad affrontare la situazione senza particolari disagi. Altrettanto professionali e disponibili sono stati i responsabili del tour-operator Alpitour che ci sono stati a fianco fornendoci tutta l’assistenza di cui avevamo bisogno“.
Qualche disagio in più l’hanno avuto – invece – una coppia di medici odontoiatrici con studio a Frosinone e la loro figlia, anche lei odontoiatra, i quali – a causa dell’eccessivo ritardo del volo hanno dovuto disdire o rimandare numerosi appuntamenti, anche importanti, con i relativi pazienti. “Già a partire da ieri (2 maggio 2024 – n.d.r.) avevamo in programma diversi interventi urgenti ed importanti con altrettanti nostri pazienti – spiega il dott. Luca Arduni ad anagnia.com – circa venti gli appuntamenti che abbiamo dovuto disdire a causa del problema sorto con il volo di ritorno. Ci tengo – comunque – a sottolineare il grande lavoro svolto da Alpitour grazie al quale, almeno quando eravamo ancora a Capo Verde, ci ha messo a disposizione delle camere d’albergo per il pernotto e ci ha fornito tutta l’assistenza possibile“.
Già in occasione del Ponte del 25 aprile, un altro volo della stessa compagnia charter, in questo caso da Napoli per Sharm-el-Sheik, era rimasto a terra. Le agenzie di viaggi sono state poi avvisate in via informale che il volo sarebbe ripartito il lunedì alle 15.00. Mentre in realtà è partito alle 21.00, arrecando ulteriori disagi.
Interpellato da Guida Viaggi, il vettore aveva così replicato: “nei giorni scorsi, due voli (un volo Napoli – Sharm El Sheik ed un volo di rientro da Capoverde per Roma) hanno, purtroppo, subito dei ritardi per ragioni indipendenti dalla nostra volontà, dovuti ad un guasto tecnico il primo e ad una problematica operativa il secondo. I voli non sono stati cancellati, ma riprogrammati in un nuovo orario”. La compagnia precisava inoltre che “al fine di ridurre i disagi conseguenti, tutti i passeggeri sono stati assistiti per l’intera durata del ritardo, mediante il loro trasferimento ed alloggio in hotel, e sono stati aggiornati sullo sviluppo della situazione e sui loro corrispondenti diritti, così come previsto dal Regolamento n. 261/2004, in collaborazione con il personale in servizio in aeroporto e dei tour operator”.
La compagnia inoltre aveva precisato a Guida Viaggi di disporre di una flotta composta da aeromobili di ultima generazione, “capace di soddisfare l’attuale e futura programmazione estiva ed è, da sempre, costantemente impegnata al rispetto dei più alti standard di servizio e qualità”.