Sante De Angelis, Rettore Presidente dell’Accademia Bonifaciana e Presidente diocesano dell’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti), ha incontrato in Vaticano, nei giorni scorsi Papa Francesco, a cui ha consegnato una copia del suo ultimo libro edito da LBE, casa editrice dell’Accademia Bonifaciana di Anagni: “Educare. Aprirsi alla realtà” riguardante il disagio esistenziale, la ricerca di senso in adolescenza, le prospettive pedagogiche e gli orientamenti educativi alla luce del sistema preventivo di don Bosco. Il libro è l’ottavo della Collana Paideia, e conta ben 448 pagine. La prefazione, non poteva che essere affidata al Vescovo e Professor Enrico dal Covolo, salesiano, Rettore Magnifico emerito della Pontificia Università Lateranense, Assessore del Pontificio Comitato di Scienze Storiche in Vaticano e Presidente del Comitato Scientifico dell’Accademia Bonifaciana.
Sua Santità, ha accolto di buon grado il corposo volume e ha notato con piacere che questo lavoro del professor Sante De Angelis, come ha scritto anche monsignor Enrico dal Covolo, si presenta da sé, come un’opera nata dal cuore di una persona, che vive nella realtà quotidiana il carisma salesiano, aiutando i giovani a formarsi come “onesti cittadini e buoni cristiani”. La prefazione che porta alcune riflessioni sul tema dell’educazione, non fa riferimento esplicito alla pedagogia di san Giovanni Bosco: la tesi ne parla in maniera esaustiva e competente. Ma chiunque avrà la bontà di leggere queste righe del Vescovo dal Covolo, capirà con chiarezza chi ne è la fonte viva. È lui, Don Bosco, anche se ha fatto filtrare le sue intuizioni educative attraverso gli scritti e le parole di un altro grande educatore di oggi, il Papa Francesco.
Una soddisfazione non indifferente per De Angelis, che in questo breve, ma intenso incontro con Bergoglio, non solo ha potuto consegnarli la sua opera edita, ma ha chiesto al Santo Padre, in vista dell’imminente Giubileo 2025, l’organizzazione di una particolare udienza per poter conferire al Sommo Pontefice il Bonifacio VIII internazionale “per una cultura della Pace”, uno dei pochissimi leader religiosi e mondiali, che la sostengono in maniera concreta. Dice, infatti, Papa Francesco, “…i potenti della terra non danno ascolto alle aspirazioni dei loro popoli, non muta il disegno di pace di Dio per l’umanità e che sta a noi accogliere”. E prosegue: “La pace è dono suo e l’abbiamo invocata da Lui. Ma questo dono dev’essere accolto e coltivato da noi uomini e donne, specialmente da noi credenti. Per favore, non lasciamoci contagiare dalla logica perversa della guerra; non cadiamo nella trappola dell’odio per il nemico. Rimettiamo la pace al cuore della visione del futuro, come obiettivo centrale del nostro agire personale, sociale e politico, a tutti i livelli. Disinneschiamo i conflitti con l’arma del dialogo”.