Uno spettacolo inatteso e surreale, probabilmente mai visto a queste latitudini: è quello dell’aurora boreale che questas sera – venerdì 10 maggio – ha tinto di rosso i cieli di mezza Italia, fenomeno tanto raro quanto affascinante noto come SAR, o “arco aurorale rosso stabile“, stable auroral red (SAR), per essere ancora più precisi.
A provocare questo spettacolo dei cieli, le quattro espulsioni di massa coronale dei giorni scorsi che si sono fuse formando una CME “cannibale” che sta raggiungendo la Terra proprio in queste ore. Ieri, giovedì 9 maggio, lo Space Weather Prediction Center della NOAA aveva lanciato l’allarme per la prima volta negli ultimi 19 anni, e la tempesta geomagnetica è soltanto appena iniziata: dovrebbe durare circa 48 ore e potrebbe ulteriormente intensificarsi nelle prossime ore.
Lo Space Weather Prediction Center nelle scorse ore ha confermato che la tempesta si verificherà “dalla fine della giornata di oggi e per tutto il weekend” dell’11-12 maggio. “L’esatta tempistica rimane in qualche modo incerta”, evidenziano gli esperti dell’SWPC, precisando che “sono in transito almeno 7 CME dirette verso la Terra”. L’intensità di questa tempesta geomagnetica significa che saranno possibili interruzioni dei sistemi elettrici, della navigazione GPS e delle trasmissioni radio.
L’aurora boreale si forma dopo che le particelle solari interagiscono con gli atomi di ossigeno intrappolati nel campo magnetico terrestre. Il colore verde che vediamo generalmente in Lapponia o in Islanda è dovuto alla quota (bassa). In genere, infatti, si avvistano tra i 100 e i 300 km sopra le nostre teste. Ma quando l’attività solare è particolarmente intensa, le particelle provenienti dal Sole possono interagire con l’ossigeno molecolare ancora più in alto, tra i 400 e gli 800 km. Questo causa il colore rosso che abbiamo visto anche in Italia.
LE FOTO DEI NOSTRI LETTORI
per queste foto ringraziamo Ginevra Ricci, Andrea Proto, Lina Proietti, Cristian Sacrosanto, Alessandro Los Bianchi, Cleto Girardi, Patrizio Gaeta, Roberto Coletti, Andrea Sambalotti e Matteo Adiutori