Riportare ad Anagni i reperti rinvenuti ad Anagni: continua, in città, la raccolta-firme promossa da alcune associazioni cittadine e presentata in conferenza stampa alcuni giorni fa a Casa Barnekow.
“Anche nel fine-settimana – scrivono i promotori – sarà possibile firmare per far sì che i reperti archeologici oggi ospitati nella mostra “Antichi popoli italici: gli Ernici, i Volsci e gli altri” in corso a Veroli tornino nella città dove sono stati rinvenuti una volta terminata l’esposizione. Stiamo perdendo la nostra storia, la nostra identità culturale, la nostra economia turistica!”.
Dopo qualche giorno di silenzio sulla questione, oggi a parlare è il primo cittadino di Anagni avv. Daniele Natalia che ad anagnia.com spiega quanto segue: “importante – sin da subito – sottolineare che i reperti archeologici, seppur rinvenuti nella nostra città, sono di titolarità esclusiva della Sovrintendenza – e, dunque, dello Stato – che ha il compito precipuo di occuparsi di ogni procedimento volto alla loro tutela e conservazione, stabilendo pertanto anche quale debba essere la loro giusta collocazione temporanea o definitiva”.
“I reperti oggi in mostra a Palazzo Marchesi Campanari di Veroli, per quanto di pregio e di straordinaria valenza storico-artistica, rappresentano solo una piccola parte dei tantissimi altri oggi conservati all’interno dei nostri magazzini e che presto troveranno anch’essi idonea collocazione nel nostro Museo archeologico Ernico di piazza G. Marconi”.
“Quanto conservato oggi, al sicuro, nei nostri depositi ha una valenza artistica, storica ed archeologica ben più elevata e talmente straordinaria che, quando inaugureremo anche l’ala dedicata alla storia romana del Museo della nostra città, avremo l’imbarazzo della scelta su quali esporre. Certo, ciò non ci vieterà, al momento opportuno, di richiedere indietro i reperti oggi in mostra a Veroli anche se – a mio avviso – anche restando lì faranno bella mostra del nome della nostra città”.