di Giorgio Stirpe
Non è riuscita al Frosinone l’impresa di fermare i Campioni d’Italia dell’Inter e dare ulteriormente continuità alla serie di risultati utili positivi che hanno riportato i giallazzurri in corsa per la salvezza. La speranza che i nerazzurri potessero arrivare allo Stirpe sazi per aver già vinto lo Scudetto e magari svagati come a Sassuolo, è rimasta tale. La squadra allenata da Inzaghi, seppur senza quasi l’intero centrocampo titolare e senza il bomber Lautaro Martinez, ha sfruttato l’incapacità dei padroni di casa di tramutare in rete le occasioni create, punendo con puntualità e cinismo ogni piccolo errore commesso dalla squadra di Di Francesco.
Il roboante 0-5 finale non rispecchia realmente quanto visto in campo ma così ha detto il rettangolo di gioco, che resta sovrano, e come tale va accettato senza abbattersi troppo. C’è una salvezza da conquistare.
Di Francesco è stato costretto a cambiare due degli undici che recentemente sono scesi in campo da titolari, affidando a Bonifazi il compito di sostituire Romagnoli (infortunato) e a Reinier quello di non far rimpiangere lo squalificato Barrenechea, scalando Brescianini al fianco di Mazzitelli in mediana. Con il brasiliano sulla trequarti, il tecnico giallazzurro ha scelto di dare maggiore qualità e tecnica al reparto avanzato, completato da Cheddira e Soulè.
I ciociari hanno iniziato senza timori reverenziali attaccando i nerazzurri sugli esterni, conquistando angoli in serie, con Mazzitelli che ha impegnato Sommer da lontano. Atteggiamento che, inevitabilmente, ha comportato rischi, lasciando alcnle ripartenze pericolose agli ospiti. E’ stato un errore in disimpegno del Frosinone a consentire all’Inter di andare in vantaggio con Frattesi, al 20’, che ha sfruttato l’assist di Thuram. Un vero peccato per i ciociari sono così tornati a subire gol dopo oltre 300 minuti di imbattibilità.
Sospinti da un Benito Stirpe sold-out e carico, i giallazzurri non hanno subito ripercussioni psicologiche, anzi, con Brescianini, al 24’, hanno sfiorato il pareggio e solo un intervento strepitoso di Sommer (colpo di reni da campione) ha evitato l’1-1 immediato.
Il Frosinone ha poi perso al 37’ il suo faro del centrocampo e capitano Mazzitelli, che ha dovuto lasciare il campo, a favore di Gelli, per infortunio. Perdita pesante per canarini alla luce dell’assenza di Barrenechea, sfortuna che ha continuato ad accanirsi sui giallazzurri quando, al 39’, Cheddira ha praticamente spaccato la traversa con un destro potente in piena area, graziando gli uomini di Inzaghi.
L’inizio di ripresa degli uomini di Di Francesco è stato veemente, con l’Inter alle corde e in difficoltà, sono fioccate le occasioni: Reinier ha impegnato dalla distanza Sommer che si è rifugiato in angolo al 49’; al 51’ è stato Brescianini a calciare debolmente in piena area di rigore, un minuto più tardi Valeri ha allargato troppo il sinistro da buona posizione. La legge del calcio però non perdona e, dopo aver creato altre due situazioni senza concretizzare, il Frosinone ha subito il raddoppio dell’Inter arrivato con Arnautovic al 60’, al termine di una bella azione manovrata degli uomini allenati da Inzaghi.
A quel punto Di Francesco ha cercato di dare maggiore peso offensivo inserendo Kaio Jorge per Reinier, e Harroui per Lirola, ma la mossa non ha prodotto i risultati sperati, anzi è stata l’Inter a trovare ancora una volta la via del gol con Buchanan al 77’. Lo 0-3 ha di fatto chiuso la partita e lo 0-4 firmato dal capocannoniere Lautaro Martinez (che non segnava da due mesi), al 80’, è stata la diretta conseguenza dello scoramento che ha attraversato l’undici giallazzurro in campo. Lo 0-5 di Thuram, in contropiede, ha rappresentato l’imbarcata che il Frosinone non meritava di prendere.
Ora occorre subito resettare la serata storta dello Stirpe e guardare alla sfida contro il Monza, più che mai importante, per arrivare la domenica successiva a giocarsi la salvezza in casa contro l’Udinese. Ultimi 180’ del campionato al cardiopalma.
LE PAROLE DI EUSEBIO DI FRANCESCO
Se analizziamo una partita dove loro hanno avuto cinismo da grande squadra che noi non abbiamo avuto, lo 0-5 è un risultato bugiardo, dobbiamo ritrovare la solidità delle ultime settimane per questo finale. Sfortuna e per altri fattori non abbiamo fatto la partita che volevamo. L’Inter ha fatto la partita che doveva fare, c’è stato tanto parlare in questa settimana che non ha aiutato a preparare bene la gara. Con questo campionato spezzettato guardiamo anche agli altri, ovviamente, con l’atteggiamento che tutti abbiamo come l’Inter ha fatto con noi, siamo costretti a guardare. Mazzitelli difficilmente sarà disponibile per Monza. Da domani mattina il primo obiettivo è eliminare questo risultato, ritrovare la serenità, resettare la partita di questa sera e ripartire. Siamo giovani e dobbiamo capire che non possiamo commettere certi errori.
LE PAROLE DI SIMONE INZAGHI
Ho avuto le risposte che volevo, non avevo bisogno di conferme dai ragazzi che hanno avuto meno spazio, meritavano soddisfazioni personali, molti, per mia colpa, hanno giocato poco. Sono contento per loro, spendo due parole in più per Asllani perché se lo merita. Buchanan si è inserito bene, è un ragazzo introverso, ha sempre giocato a destra dove abbiamo tanti ragazzi in quel ruolo, l’ho spostato a sinistra e mi ha dato garanzie. Per il prossimo anno la società si è già messa a lavoro per migliorare la squadra, ora però abbiamo le ultime due partite per fare bene e pensare poi al prossimo anno.