In relazione all’incontro svoltosi alle Terme di Pompeo di Ferentino e all’assemblea convocata per il 27 maggio, un gruppo di soci della Banca Popolare del Frusinate ci ha inviato la seguente nota che di seguito riportiamo integralmente e senza modifiche:
In relazione ai gravi e noti provvedimenti assunti, nel febbraio scorso, dalla Magistratura Penale del Tribunale di Frosinone nei confronti di figure apicali della Banca Popolare del Frusinate e al conseguente fermento di un gruppo di soci che, preoccupati, hanno recentemente indetto un incontro presso l’Auditorium “Terme Pompeo” di Ferentino, il gruppo comunica gli esiti di tale incontro che si è svolto la settimana scorsa ed ha visto una nutrita partecipazione anche da parte di altri soci. Si sono registrati pregnanti interventi che hanno sottolineato la mancanza di ricambio negli Organi Sociali, sostanzialmente immutati da vent’anni con le conseguenti inevitabili incrostazioni che hanno consentito la concentrazione di potere nelle mani di alcuni.
Il gruppo di soci esprime una dura critica alla governance della Banca Popolare del Frusinate e il totale dissenso con il Consiglio di Amministrazione uscente, i cui membri hanno deciso di ricandidarsi in
blocco per amministrare la BPF anche per il prossimo triennio. Il gruppo ribadisce, altresì, il totale dissenso con la modalità “non in presenza”, e quindi a porte chiuse, di svolgimento telematico dell’imminente assemblea del 27 maggio 2024 – convocata, tra l’altro, per l’approvazione del bilancio 2023 e per il rinnovo delle cariche sociali – tramite un “rappresentante designato” (esponente non conosciuto di una società con sede niente di meno che a Milano!). Senza la possibilità di un confronto diretto e personale tra i soci in sede di assemblea, proprio in una fase particolare e delicata. Confronto diretto e personale che, al contrario, il gruppo di soci ha avuto
nell’incontro alle Terme di Pompeo da cui è scaturito l’intento di tentare di ripristinare una sana e trasparente gestione della Banca, con la più ampia partecipazione della compagine sociale, mettendo in atto tutte le possibili iniziative, allo studio del comitato all’uopo costituito, a tutela del valore delle quote.
E al fine di superare questa lunga fase che ha generato il disappunto di non poter esercitare, in pratica, alcuna capacità di influenza sulle scelte gestionali della Banca. Tutto ciò ad onta della declamazione che “… Il socio della Banca Popolare del Frusinate è qualcosa di più di un semplice azionista/investitore, è il vero apportatore di capitale sociale, di relazioni, risorse e valori.
E’ colui che consente l’attuazione della mission della Banca, della quale condivide il progetto, i valori e le finalità …” (così nella Relazione degli Amministratori all’ultimo bilancio approvato). Il Gruppo degli organizzatori, infine, resta sempre aperto al confronto con altri soci
che non sono interventi alla riunione della settimana scorsa e per i contatti e le informazioni ai soci sulle prossime iniziative da intraprendere, indica i seguenti recapiti telefonici: 335 6200750 (Massimo Crescenzi), 339 7067707 (Fabrizio Perna).