Disagi a non finire, situazione igienica fuori controllo e totale mancanza di consonanze con l’ambiente circostante a fronte di un servizio pagato a caro prezzo, destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e che – però – fa acqua da più parti. Accade ad Anagni, e a farsi carico di raccontarlo a questo giornale sono i titolari di alcune delle attività commerciali che operano nella zona di viale Regina Margherita.
Come spiegano gli stessi operatori commerciali, ormai da mesi l’isola ecologica che si trova nelle adiacenze del Liceo “Regina Margherita”, a servizio – appunto – dei negozi della zona, non è più pienamente operativa. Tale malfunzionamento dipenderebbe dalla rottura di una delle porte di accesso alla struttura che dovrebbe aprirsi avvicinando una tessera magnetica ma che da almeno cinque mesi è desolatamente chiusa tanto che in molti preferiscono abbandonare nei pressi i rispettivi sacchetti contenenti rifiuti di ogni genere. A fronte di una che non si apre, ce n’è una che – invece – resta sempre aperta e che è, per tanto, ricolma di rifiuti.
“Sulla questione – spiegano i commercianti – c’è un rimpallo di responsabilità da parte di ente comunale e società che, in città, si occupa (o dovrebbe occuparsi) della gestione dei rifiuti. Nei giorni scorsi, dei ragazzi avevano dato fuoco ad un mucchietto di sacchetti che erano stati depositati davanti all’isola ecologica; fortunatamente, alcuni passanti, coadiuvati dai titolari di un’attività commerciale che sta qui di fronte, sono riusciti a spegnere in tempo le fiamme. Se non vi fossero riusciti, i danni sarebbero stati ben maggiori. Inoltre, solo pochi giorni fa, un topo che banchettava coi resti di cibo trovati nei sacchetti è stato preso a sassate ed ucciso da qualcuno che ha pensato bene di risolvere così la questione. Per terra, poco dopo, c’era sangue e resti della carcassa dell’animale sui cui pasteggiavano mosche ed insetti: una scena terrificante”.
Di quanto sta accadendo anagnia.com ha chiesto conto a Riccardo Natalia, consigliere comunale con delega ai rifiuti: “siamo a conoscenza del problema e stiamo cercando di risolverlo. Contiamo di farlo al più presto perché – ci rendiamo conto – che una tale situazione è a tutti gli effetti disagevole per i cittadini e per gli operatori commerciali”.