“Una gestione amministrativa sgangherata, miope e scellerata. Dopo l’approvazione del bilancio consuntivo 2023 e la disastrosa relazione del sindaco sui conti pubblici con rimbalzo di responsabilità tra le amministrazioni che si sono susseguite, condizione della finanza comunale che ha indotto l’attuale maggioranza perfino ad eliminare il servizio pubblico di bancomat per risparmiare 800 euro al mese, nuova tegola sulle risorse comunali”.
A metterlo nero su bianco, in una nota inviata anche a questa redazione, il gruppo “Le Tre torri” di Filettino, secondo il quale “il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha accolto il ricorso proposto dalla cooperativa che si era aggiudicata la gestione dell’ostello comunale, condannando il Comune, tra l’altro, al pagamento delle spese di lite”.
“Inoltre il giudice amministrativo – si legge ancora nella nota – ha asseverato i danni subiti dalla cooperativa per l’illegittimo comportamento del comune. In più il Comune è rimasto in contumacia all’udienza di trattazione dello scorso novembre ( sospensiva accolta), per poi nominare un proprio difensore di fiducia del foro di Avezzano, impegnando una presunta spesa di ben 13.000,00 euro e costituirsi in giudizio tardivamente, tanto che il Tar ha disposto lo stralcio dagli atti del giudizio, della memoria di costituzione a difesa del comune di Filettino…..che assoluta inerzia ed incapacità!”.
E, ancora: “danni, su danni prodotti da inetti. Insomma sulla vicenda ostello, la sintesi è questa:
1) l’ostello è chiuso da mesi e lo rimarrà ancora…; 2) Filettino resta con una bassissima ricettività turistica; 3) le disastrate condizioni finanziarie comunali non vedranno incassare i canoni di locazione; 4) il comune pagherà le spese legali del giudizio del Tar; 5) probabilmente pagherà i danni che la cooperativa deduce di aver subito; 6) vedremo la parcella che verrà richiesta dall’avv.to con il quale il comune si è costituito tardivamente in giudizio, e tutto ciò con buona pace delle finanze comunali che sono state preservate risparmiando la spesa del bancomat ed evitando qualsivoglia iniziativa per alimentare le presenze ed il turismo”.