La pioggia battente non ha inficiato la grande partecipazione dei cittadini di Fiuggi alla commemorazione degli ottanta anni dall’uccisione di Carlo Rengo per mano dei Nazisti. L’amministrazione comunale, le Forze dell’ordine, la famiglia Rengo, la Confraternita SS. Sacramento e Immacolata Concezione, il Centro Anziani hanno voluto ricordare, nel giorno della festa della Repubblica italiana, il sacrificio di un concittadino dapprima trucidato e poi ucciso: il suo corpo fu ritrovato da un pastore nei pressi degli Altipiani di Arcinazzo. I ragazzi del Consiglio dei giovani e delle scuole di Fiuggi hanno dato il loro contributo con la lettura di varie poesie e un autoritratto di Carlo Rengo.
“Una pagina drammatica della città di Fiuggi – è il messaggio del sindaco Alioska Baccarini, che non ha potuto partecipare alla cerimonia per motivi di salute – che abbiamo il dovere di non dimenticare per trasmettere alle nuove generazioni il valore della vita e il rifiuto ad ogni forma di guerra e di violenza. Ringrazio sentitamente la famiglia Rengo per questa testimonianza che a distanza di 80 anni commuove e addolora la nostra Fiuggi. Ringrazio altresì tutti i partecipanti che con la loro presenza hanno testimoniato senso di appartenenza e dato quel giusto valore alle radici storiche della nostra Comunità”.
Presenti inoltre il presidente del Consiglio comunale Gianluca Ludovici, gli assessori Laura Latini e Quirino De Santis, il consigliere comunale Federica Trinti, gli ex sindaci Fabrizio Martini e Virginio Bonanni.
A moderare la cerimonia è stato l’assessore Rachele Ludovici: “La storia della Repubblica è una storia di libertà, di democrazia e di pace dopo la tragedia della guerra e dell’occupazione Nazista. La nuova stagione è stata preparata dagli uomini e dalle donne che con il loro contributo, piccolo o grande, hanno dato a questi anni, i nostri anni, la Repubblica. Per celebrare questo giorno dobbiamo ripartire da quei valori, da quell’impegno, dalle speranze di uomini e donne che hanno dimostrato coraggio nel resistere e nel lottare. Da quelle speranze e da quelle aspirazioni è nata la Costituzione repubblicana antifascista che ogni giorno è viva, vera e si realizza nel quotidiano”.
Toccante il momento della benedizione del bassorilievo in marmo posto nel largario “Carlo Rengo” e della posa di una corona di alloro ai piedi del monumento dei Caduti presso i giardini della villa comunale: attimi emozionanti accompagnati dal suono di tromba intonata dal musicista Alessandro Raparelli.