di Luca Santovincenzo
Il 3 giugno scorso Il Fatto quotidiano ha pubblicato un articolo a firma Marco Lillo dal titolo “Il sindaco di FI in chat: ecco come prenderete 1.5 milioni”. Secondo quanto riportato, il Sindaco di Anagni Daniele Natalia si è giustificato sostenendo di aver agito nell’interesse del territorio.
Io francamente non riesco a vedere quale sia l’interesse pubblico nella partecipazione di un sindaco ad una chat dove, se ho ben capito, sarebbe stata contrattata a favore di un intermediario immobiliare una provvigione sproporzionata.
La vicenda va dunque approfondita sotto l’aspetto politico, perché lo impongono evidenti ragioni di trasparenza. Se pertanto nei prossimi giorni non ci saranno chiarimenti sarà mia cura chiederli nella sede consiliare che mi compete.
Per ora, posso esprimere una prima considerazione.
L’intercessione di un organo politico per il perfezionamento di un affare privato non appare proprio così normale ed anche a voler parlare di eccesso di zelo, cosa a cui in sostanza sembrano richiamare le giustificazioni fornite all’articolista, una cosa è certa: la stessa dedizione il Sindaco non l’ha mostrata nel risolvere i tanti problemi che la sua Città si porta dietro da anni.
Durante l’ultima seduta di Consiglio Comunale, infatti, abbiamo elencato numerose criticità che richiederebbero estrema attenzione e trasparenza per il bene comune, come la cronica mancanza di un’isola ecologica e di servizi essenziali adeguati per i cittadini e i turisti.
Tuttavia, le risposte fornite non sono state per nulla soddisfacenti.
Il livello di attenzione è salito ormai da diversi mesi, e precisamente da quando è stata convocata la prima commissione consiliare del 2024, riguardante alcuni progetti che hanno mostrato diverse criticità sulle quali andrò a fondo.
Diverse sono le attività in corso ed a breve esporrò un resoconto alla Cittadinanza, in piena trasparenza.