Domenica prossima 16 giugno in scena a Casa Barnekow “Scheletri d’aria: dialogo poetico sull’anoressia”, spettacolo tratto dall’omonima silloge di Daniela Sannipoli (Atile Edizioni).
“Daniela Sannipoli inaugura un nuovo mondo di poesia, qualcosa di introspettivo a livello sociale e umano. Un dialogo poetico vero e proprio sull’anoressia. Un monologo con sé stessi, ma anche un dialogo che il proprio io instaura con gli altri. Grazie alla poesia, chi scrive si denuda dei propri scheletri, come dice già una delle parole facenti parte del titolo della raccolta. Di solito si intendono sempre gli scheletri dell’armadio, e qui diventano scheletri d’aria, perché l’autrice-poetessa ci descrive in versi, talvolta prosastici, e, talvolta ermetici, ciò che cela il dolore. Il disperato dolore di una tematica profondamente importante a livello esistenziale e all’interno della nostra società, come l’anoressia. Qui la protagonista si spoglia dei suoi scheletri facendoli volare, perché non sono scheletri fini a sé stessi, ma le loro ossa volteggiano diventando aere e rinascita dalle proprie ceneri.”
(dalla prefazione di Francesca Ghiribelli)
Il progetto di poesia performativa Crow J & Neptune Mak innesta la sua originale proposta di spettacolo dal vivo nella dimensione di un concerto poetico a due voci – quella “esterna” del racconto, quella “interna”, segreta dello strumento – attraverso una peculiare tipologia narrativa in limine – tra letteratura nera, confessional poetry di matrice statunitense e cruda visionarietà contemporanea: un dualismo profondo, paradossale, che trova nel genere della suite (sia pure contaminato, “commisto”) una soluzione concertistica efficace alla creazione di un filo conduttore intrinseco alla molteplicità linguistica e metalinguistica dei testi interpretati, e si accosta all’esigenza antica della produzione orale, dell’arte e della tecnica aedica, intesa come esperienza percettiva e immaginifica, al di là e al di sopra della parola scritta. Per mezzo cioè del suono – il linguaggio in grado di restituire la qualità dell’espressione prodotta dall’uomo – la parola comune si amplifica per diventare arcano, da decodificare (e codificare poi, nuovamente) nell’ascolto in silenzio. Crow J & Neptune Mak sono: Alessia Lombardi, voce narrante; Mº Marco Alonzi, violoncello elettrico.