di Biancamaria Valeri
Un momento di magia, pieno di grande emozione quello al quale abbiamo assistito, il 15 giugno 2024, in chiusura della retrospettiva artistica di Enzo Arduini. Il Maestro ha offerto ai presenti un esempio di elaborazione di opera d’arte: ha mostrato come un artista si prepara a realizzare su un foglio l’idea che ha concepito, ha pensato e sulla quale ha ragionato per giorni, forse per anni.
Enzo Arduini, una ventina di giorni fa, in Germania aveva già preparato una traccia del disegno ad inchiostro, che poi ha realizzato a Ferentino. Aveva predisposto su un foglio una “scia di luce”, una grande U d’oro e d’argento che, come grembo femminile, si sarebbe aperta ad accogliere un parto mentale e sentimentale: l’opera d’arte.
Il Maestro ha completato l’opera a Ferentino, un’opera che si è materializzata a poco a poco davanti agli spettatori, tutti in religioso silenzio perché compresi dell’evento sacrale: tutti si sentivano come proiettati nell’atelier, nel laboratorio del Maestro, presenti all’espressione performativa, per comprendere come l’azione da lui eseguita diventava visibile come una presentazione pubblica di sé.
Arduini ha tracciato linee di vari colori sul foglio bianco di carta Fabriano ruvida. Inchiostri rossi, blu, neri, disegnati con pennini di varia grandezza per tratti fini e spessi, quasi spalmati sul foglio. È risultata una figura femminile il cui volto, accennato da sottile linea rossa, è stato contornato dal nero dei capelli, anche questi suggeriti dal tratto di penna, e inserito all’interno del cielo indicato da grosse strisce di colore blu. La donna è stata raccolta all’interno del panneggio curvilineo dorato.
Una Regina? Probabile. L’Arte personificata in una donna misteriosa? Probabile. L’interpretazione è stata consegnata a ciascun fruitore della performance, in cui un posto di primo piano lo tenevano le mani del Maestro, che, come le bacchette del rabdomante, cercavano di cogliere le vibrazioni recondite, quasi radiazioni, che sorgevano dal profondo. Il Maestro ha elaborato sull’emozione del momento, un’emozione molto meditata.
L’opera è stata donata a Massimo Giorgi, che nella Galleria Harpax ha accolto l’Art Exhibition di Enzo Arduini dal 27 aprile al 15 giugno 2024.