Da Danilo, nostro affezionato lettore, riceviamo la nota che segue e che pubblichiamo in forma integrale e senza modifiche:
Buongiorno, vorrei portare alla vostra attenzione una problematica inerente la gestione del servizio idrico nella città di Ferentino che si trascina da tempo e ha ormai assunto, a tutti gli effetti, i connotati di “allarme igienico sanitario”.
Da mesi, l’acqua all’interno del territorio comunale viene erogata saltuariamente, con stacchi del flusso arbitrariamente effettuati in diverse ore del giorno (nel centro storico, dove risiedo, ciò avviene quotidianamente attorno alle ore 23 mentre in altri quartieri già da mezzogiorno). Durante le restanti ore della giornata, invece, il flusso non è costante, risultando quasi sempre molto debole. La situazione, trascinatasi almeno da gennaio di quest’anno, è andata peggiorando con l’arrivo dell’estate. In un periodo, vorrei ricordare, in cui viene segnalato un incremento di contagi Covid (come acclarato dal bollettino regionale settimanale) per la cui prevenzione è richiesto dalle massime autorità sanitarie e dalla stessa OMS un lavaggio frequente delle mani; e in cui si stanno registrando temperature record, tali da aver spinto gli organi sanitari della Regione e le Asl locali ad attivare piani straordinari per la gestione delle ondate di calore, invitando i cittadini a “idratarsi e bagnarsi polsi e viso per far fronte al calore”.
Ho personalmente inviato diverse segnalazioni ad Acea Ato5, che ribadisce che può controllare la sola e singola utenza da cui parte la segnalazione, inviando però i tecnici addetti a tale controllo durante le ore del giorno, quando il flusso è stato ormai ripristinato e si ritrova nel suo massimo (anche se nell’ultimo controllo è stato dichiarato comunque debole). Ho fatto presente ai rappresentanti Acea Ato5 che il problema non riguarda la mia singola abitazione ma decine, se non centinaia, di altre utenze ma la risposta testuale è stata: “l’unico che può segnalare disservizi più ampi o che si riferiscono a una zona intera della città, è il sindaco o qualcuno del Comune altrimenti non possiamo fare niente”. Vorrei segnalare anche che quando il flusso idrico viene ripristinato, il getto “sparato” nelle tubature comporta e ha comportato danneggiamenti agli utenti che lamentano la rottura di diversi elettrodomestici (caldaie, lavastoviglie, lavatrici, persino piatti e bicchieri rotti da detriti sparati nel lavandino).Segnalo inoltre che telefonicamente è stato riferito dai tecnici di Acea Ato5 che il distacco serale è dovuto alla malsana idea che l’acqua serve di meno. Scelta del tutto arbitraria e priva di fondamento che non tiene conto, tra l’altro, del danno economico (ma anche ambientale) che si viene a produrre costringendo la popolazione a utilizzare lavatrici e lavastoviglie solo durante il giorno (vista la mancanza idrica serale), quando le tariffe dell’elettricità sono più alte e un aumento di calore dovuto al funzionamento di tali apparecchiature si riflette sulla temperatura interna alle abitazioni.
Ma soprattutto, una scelta che non tiene in considerazione del fatto che moltissimi residenti a Ferentino lavorano durante il giorno, anche lontano dal territorio comunale e che magari la sera vorrebbero anche poter esercitare il sacrosanto diritto di fare una doccia in tranquillità. Vorrei anche sottolineare come studi condotti da diverse associazioni consumatori (a cui questa mail viene inviata in copia) attestino che il flusso di acqua “sparato” nelle tubature si traduce in un maggior costo in bolletta, dato che i contatori “registrano” anche l’aria e girano più rapidamente. Segnalo anche l’assoluta “miopia” dimostrata dai gestori nello staccare l’acqua alle 23 di venerdì, sabato e domenica. Giorni in cui solitamente chi può permetterselo vorrebbe uscire per una passeggiata ma non può più farlo conscio che al ritorno non potrà più utilizzare il bagno a meno che non abbia provveduto a riempire bacinelle e bottiglie. Decisioni che si riflettono anche sulla socialità: invitare qualcuno a casa propria e dirgli di non usare più il bagno dalle 11 di sera non è proprio il massimo in fatto di ospitalità.
Mi chiedo, in qualità di cittadino di Ferentino e del Lazio: 1) c’è un’emergenza idrica locale (in altri Comuni l’acqua non sembra mancare sistematicamente) o dipende dalle infrastrutture carenti? 2) Amministrazione, Regione, Asl, Provincia cosa stanno facendo per risolvere il problema? 3) Per quale motivo se c’è una crisi conclamata, sul sito Acea e su quello Comunale non viene segnalata l’emergenza e non vengono adottate le soluzioni emergenziali del caso (controllo di che tipo di acqua viene utilizzata per innaffiare i giardini), orari di utilizzo dell’acqua specificati tramite relative ordinanze; fornitura di acqua tramite autobotti, creazioni di invasi specifici? Attendo risposta.