“Il figlio peggiore”, edito da Fandango, è il titolo del romanzo/indagine ambientato negli anni ’70 su una delle operazioni di intelligence internazionali meno conosciute della storia italiana, in uscita il prossimo 5 luglio.
In questa straordinaria inchiesta dai tratti noir, gli autori – Peter D’Angelo e Fabio Valle – raccontano, partendo da carte processuali e avvalendosi di testimonianze dirette, dell’avvento, nelle piazze e nelle strade di Roma, dell’eroina, terribile droga che – nei successivi anni di piombo, tra le proteste e il terrorismo in una Roma infuocata dagli scontri – devasterà una generazione di ragazzi condannandoli ad una lenta, orribile agonia.
SINOSSI
Roma, 1970. Cinquecentosessanta tossicomani al di sotto dei 25
anni. Nessun eroinomane. L’eroina a Roma è sconosciuta.
Novembre 1975. Gli eroinomani in Italia sono stimati in ventimila.
L’Italia è traumatizzata dai primi morti di eroina. Che cosa è successo
l’inverno tra il ’74 e il ’75 a Roma?
L’eroina non è arrivata misteriosamente, a caso, tutto d’un tratto.
Carlo ricostruisce la trama intricata che sta dietro l’ondata improvvisa
di eroina che invade la città, svelando il piano che lentamente
sta avvelenando le strade di Roma. Nelle sue ricerche sarà affiancato
da Selce, un amico d’infanzia che bazzica nella malavita, un medico
coraggioso, un commissario di polizia assetato di giustizia e da
Silvia, fotografa di Stampa Alternativa. Ma dovrà fare in fretta, perché
c’è qualcuno che lo tiene d’occhio per depistarlo o, peggio, eliminarlo.
GLI AUTORI
Peter D’Angelo è un giornalista d’inchiesta, ha lavorato per Report, Presa Diretta, Petrolio, oltre che per varie testate, tra cui Corriere della Sera, la Repubblica, L’Espresso. Ha seguito la pandemia con inchieste e analisi scientifiche per Il Fatto Quotidiano.
Fabio Valle, scrittore e documentarista. Ha lavorato per Il Salvagente, scritto inchieste per Chiarelettere e documentari per RaiDoc3.