Latina, 2 luglio 2024 – Da omicidio colposo a omicidio volontario con dolo eventuale: questa la pesante accusa che ha portato all’arresto di Antonello Lovato, 38enne titolare del terreno agricolo in provincia di Latina dove lo scorso 19 giugno ha perso la vita il bracciante indiano Satnam Singh.
Singh, 31 anni, era stato risucchiato da un macchinario agricolo e, anziché essere trasportato in ospedale, era stato abbandonato gravemente ferito nel cortile della sua abitazione. A determinare l’aggravamento delle accuse, le risultanze della consulenza medico legale: il bracciante, con un braccio tranciato di netto, sarebbe potuto “con ogni probabilità” salvarsi se soccorso tempestivamente.
“Accettò il rischio di morte”: secondo il procuratore Giuseppe De Falco, Lovato, non soccorrendo il lavoratore per evitare di dover rivelare il lavoro in nero, ha di fatto accettato questo rischio, come già evidenziato in altri casi di cronaca nera.
L’arresto di Lovato è stato eseguito dai Carabinieri della Compagnia di Latina su ordinanza del GIP. Le indagini proseguono per valutare eventuali altri reati connessi alle condizioni di lavoro dei braccianti impiegati nell’azienda agricola.