Ponza, 8 luglio 2024 – Una sedicenne straniera è stata violentata ieri sera a Ponza da un cameriere romano di 30 anni. L’uomo, Manuel, era arrivato sull’isola per lavorare in un ristorante ma era stato licenziato dopo solo due giorni per il suo comportamento non consono. Approfittando dell’assenza dei genitori della ragazza, che si trovavano al lavoro, si è introdotto nel loro appartamento e ha violentato la giovane.
Giulia (nome di fantasia) non ha potuto opporsi all’aggressione e ha subìto forti traumi. Nonostante lo shock, è riuscita a descrivere l’accaduto ai Carabinieri, che sono intervenuti tempestivamente arrestando Manuel.
L’uomo, già noto alle Forze dell’Ordine per reati di violenza, furto e spaccio di droga, è stato denunciato a piede libero e allontanato da Ponza con foglio di via. La ragazza è stata invece trasportata in eliambulanza all’ospedale “Santa Maria Goretti” di Latina per le cure del caso.
L’episodio ha sollevato la questione della sicurezza a Ponza, in particolare durante la stagione estiva quando l’isola viene invasa da migliaia di turisti. Le forze dell’ordine annunciano controlli a tappeto nei locali per stanare lavoratori in nero e persone con precedenti penali.
Le parole di un operatore turistico
“La situazione è fuori controllo – ha dichiarato uno dei principali operatori turistici ponzesi – gira troppa droga e di notte scoppiano risse per strada”.
Attivato il codice rosso
Per tutelare Martina, è stato attivato il codice rosso e le autorità le stanno cercando una nuova casa per evitarle di tornare nell’appartamento dove è stata violentata.
Un dramma che evidenzia la piaga dei lavoratori stagionali
L’aggressione nei confronti di Giulia è un nuovo dramma che evidenzia la piaga dei lavoratori stagionali che arrivano a Ponza tramite agenzie, spesso senza le dovute verifiche sui loro precedenti. Alcuni di questi individui, oltre a creare problemi di ordine pubblico, alimentano anche il mercato delle sostanze stupefacenti.
Controlli necessari per evitare altre tragedie
Le Forze dell’Ordine annunciano controlli a tappeto per stroncare il lavoro nero e per monitorare chi arriva a Ponza durante l’afflusso turistico estivo. L’obiettivo è quello di evitare che si ripetano tragedie come quella di Martina.