Sora, 21 giugno – Un’operazione congiunta di Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia Locale di Sora ha portato alla luce una grave violazione ambientale. Durante la demolizione di un manufatto abusivo, disposta dal Comune, gli agenti hanno scoperto che parte delle macerie erano state nascoste e interrate nel terreno.
Il fatto è avvenuto nella mattinata del 21 giugno scorso, quando le forze dell’ordine si sono recate sul luogo per supportare l’attività di demolizione. A prima vista, sembrava che l’abbattimento fosse stato completato, ma ulteriori verifiche hanno rivelato una situazione ben diversa. Scavando nel terreno, gli operatori hanno rinvenuto circa 30 metri cubi di materiale cementizio, nascosti in apposite buche.
Una ditta specializzata è intervenuta per rimuovere i rifiuti, che sono stati trasportati in un’azienda autorizzata per lo smaltimento. L’area è stata bonificata e riportata allo stato originario.
Indagini in corso
Per quanto riguarda le responsabilità penali, il proprietario del manufatto abusivo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per abbandono incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi. Le indagini sono ancora in corso per accertare eventuali complicità e responsabilità di altre persone coinvolte nell’illecito.
Un duro colpo all’illegalità
L’operazione condotta dalle forze dell’ordine rappresenta un duro colpo all’illegalità edilizia e al degrado ambientale. L’abbandono di rifiuti in natura costituisce un reato grave, che mette a rischio la salute pubblica e l’ecosistema.
Le autorità locali hanno espresso soddisfazione per l’esito dell’operazione, sottolineando l’importanza della collaborazione tra le diverse forze di polizia e del Comune nel contrasto ai reati ambientali.