di Massimo Natalia, medico
A proposito della prossima decantata apertura del Punto di Accesso e Continuità di Cura di Oncologia: da quanto si legge negli atti ufficiali della A.S.L. sembra trattarsi soltanto di un semplice ambulatorio, l’ennesima “boutade“, cioè una presa per i fondelli con relativo sperpero di soldi pubblici.
Dov’è il reparto enfaticamente propagandato oltre un anno fa dal presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e dal sindaco di Anagni Daniele Natalia?
Dove sono i posti letto sbandierati, promessi e assicurati con altezzosità e supponenza dal palco di Porta Cerere a chiusura della campagna elettorale amministrativa 2023?
Dov’è la riapertura del Punto di Primo Intervento, presuntuosamente declamata ai quattro venti e data per certa di lì a pochi mesi?
Per informazione si fa notare che sul recente Atto aziendale di programmazione per Anagni e per questo territorio non è pianificato e previsto praticamente nulla. Et voilà, dal cilindro del “Prestigiatore” (magister magorum!), emerge soltanto un semplice, anche se importante, ambulatorio. Come ben sanno gli anagnini, questo territorio, da oltre dieci anni, ha urgente bisogno e aspetta ben altro! Spero che gli abitanti di questa città e del territorio tutto si ricordino di tutto ciò e di come venga calpestato ignominiosamente e con arroganza il diritto fondamentale alla salute garantito dall’art. 32 della Costituzione, preferendo dar spazio a sagre e festeggiamenti vari, per gettare, da parte di chi amministra, ulteriore fumo negli occhi, memori della locuzione del poeta Giovenale: “panem et circenses“.
Propongo a tutti coloro che sono stanchi di essere presi in giro su temi così importanti di ritrovarci lunedì 22 luglio alle ore 10.00 all’inaugurazione del Punto di Accesso e Continuità di Cura di Oncologia, per far sentire la nostra voce.