di Luca Santovincenzo
La risposta migliore, ieri, l’hanno data i cittadini anagnini che hanno disertato l’invito alla passerella di Rocca e Natalia. Ormai tutto è propaganda. Aprono un ambulatorio e lo chiamano “reparto”. In campagna elettorale si prometteva un PPI ed oggi ogni traccia di quelle promesse sembra sparita. Parlano di giornata storica, come era storica anche quella di tre anni fa dell’ospedale di Comunità (mettetevi d’accordo).
Questo territorio è stato privato da anni dell’ospedale vero e qualsiasi servizio sanitario nuovo è ben accetto, sia chiaro. Ho voluto quindi assistere all’annunciata inaugurazione del P.A.C.O. per rendermi conto di persona. E di persona ho appurato che non si tratta di un reparto, bensì di un ambulatorio e punto di ascolto per i malati oncologici. Un consultorio psicologico con servizi di estetica e telemedicina. Nessuna indicazione sugli orari e giorni di apertura, ignoti anche al personale lì presente.
Il cartello all’ingresso della nuova struttura, “reparto oncologico, è un’inaccettabile mancanza di rispetto verso i malati e le loro famiglie, perché il servizio andava chiamato con il suo vero nome: P.A.C.O.
Al taglio del nastro ha fatto seguito la consueta sequela di ringraziamenti reciproci, pacche sulle spalle e selfie. E’ ora di finirla con questa piaggeria, con questa sudditanza, con questi ringraziamenti servili. Anagni non ha nulla da ringraziare, al massimo merita scuse, rispetto ed amministratori, di ogni colore, che operino con la testa china e la dignità del silenzio.
I cittadini di questa terra pagano le tasse come gli altri nella Regione Lazio ed hanno il sacrosanto diritto ai servizi sanitari come tutti gli altri.
L’apertura di un nuovo ambulatorio non è un favore personale di Rocca a Natalia, ma un preciso dovere della Regione Lazio verso i cittadini di questa terra.
Allo stesso modo, è preciso dovere del Sindaco di Anagni seguire l’indirizzo ricevuto dal Consiglio Comunale con la mozione approvata il 16 maggio scorso e chiedere alla Regione la programmazione di un nuovo Ospedale per il circondario.
Basta con la propaganda. Faccia il suo dovere.