di Luca Santovincenzo, capogruppo di LiberAnagni al consiglio comunale di Anagni
La notizia della chiusura di Casa Barnekow a causa dell’atteggiamento dell’Amministrazione Comunale di Anagni è una ferita alla Città.
La struttura in questi anni ha offerto innumerevoli eventi, con lavoro volontario e gratuito.
I responsabili meritano dunque solidarietà ed il massimo rispetto e considerazione. In primis dall’Assessore alla Cultura.
Un amministratore responsabile dovrebbe alimentare il confronto e operare senza discriminazioni, non boicottare le iniziative dei cittadini e reagire alle critiche con metodi ritorsivi.
Purtroppo, alla base c’è la ricerca spasmodica del consenso e la corrispondente ossessione di annichilimento del dissenso. Basti vedere la nota di “biasimo” dell’Assessore medesimo relativamente al video di LiberAnagni sullo slogan “Il chilometro più bello d’Italia”. Si cerca di far passare il video per una cattiva pubblicità ma da quel lavoro Anagni ne esce come una Città meravigliosa, che avrebbe tanto da offrire. Chi ne esce malamente è invece chi l’amministra, perché la realtà mostrata è quella di una città sporca e trascurata, che non si può nascondere con slogan presuntuosi; una realtà confermata da centinaia di cittadini disinteressati che spontaneamente hanno commentato e condiviso quel video.
E allora è molto semplice.
Mostrare vittimismo per le critiche delle realtà culturali che hanno espresso candidature politiche non è una giustificazione e nel caso specifico fa sorridere. Ma da quale pulpito viene la predica?
Lo ricordiamo tutti chi è che ha costruito una carriera politica con l’«opposizione criminale» sui social, con attacchi ben più feroci e scomposti.
E sanno bene tutti chi è che per la sua lista ha attinto a piene mani dalla Pro Loco e da altre realtà culturali che negli ultimi anni hanno beneficiato del patrocinio comunale (e di contributi vari).
Concludo con un’esortazione al sindaco Daniele Natalia: auspico un suo intervento immediato per esigere un radicale cambiamento di rotta.
Per quanto mi riguarda, sono disponibile a sedermi intorno a un tavolo con chiunque. Una soluzione va trovata.