Asmaa è una giovane donna. Asmaa è una giovane madre di due bambini svuotati dell’infanzia.
Asmaa è una giovane moglie di un giovane uomo e padre che ha bisogno di cure per non cedere al buio.
Asmaa vive nella striscia d’inferno di Gaza.
Asmaa e la sua famiglia vivono una guerra che non gli appartiene. Una guerra che gli ha tolto tutto tranne la forza di continuare a vivere.
Una storia quella di Asmaa che è fotocopia di dolore di tanti civili.
Costretta ad abbandonare la propria casa, cercando riparo per sè e per la sua famiglia in ogni posto che sembrava sicuro. Ma non lo era. Non c’è un posto sicuro dove c’è la guerra.
I figli di Asmaa non mangiano per giorni, non ridono, non giocano, camminano scalzi tra macerie e schegge di granata.
Gli occhi di suo marito stanno smettendo di vedere a causa di una malattia. Occhi che hanno visto troppo. Hanno visto corpi accartocciati, inghiottiti dalle case che si aprivano come fauci infernali. Hanno visto e sentito sirene e rombi di aerei. Hanno visto la loro casa divorata dalle bombe. Hanno visto tremare di paura i loro figli. Ora non vedono quasi più, ma sentono ancora. Sentono tutto. Il caldo, la fame, il pianto, il dolore. La guerra.
È diventato quasi facile ormai raccontare il dolore, tanto ne siamo abituati. Tanto lo viviamo con distacco. Nessuno di noi conosce quella gente. È facile parlare di guerra quando non tocca le nostre case. Il difficile è fare nostra quella disperazione, ascoltare quei dolori silenziosi e strazianti.
Ed è esattamente quello che hanno fatto un gruppo di cittadini verolani che saranno presenti ed operativi nella loro sede in centro storico per tutto il periodo dei Fasti Verolani.
Proprio quando tutto è gioia e musica. Quando pensare alla guerra è ancora più difficile. Quando la banda copre il fragore delle bombe, il pianto dei bambini, la disperazione dei popoli.
Eppure succede che un gruppo di cittadini verolani, sentano forte il dovere di agire. Per arginare in parte quello che è impossibile da dire a parole.
“In occasione dei FASTI VEROLANI, – spiegano – un gruppo di cittadini di Veroli ha deciso di impegnarsi nella raccolta fondi per aiutare le famiglie Palestinesi di Gaza che versano in condizioni inumane, minacciate da bombardamenti ed attacchi indiscriminati ed alle quali, ormai, mancano anche i più elementari generi di sussistenza.
In Piazza Plebiscito, per l’intera durata della manifestazione sarà attivo un centro di raccolta che, a fronte di un’offerta libera, distribuirà fresche bottigliette d’acqua minerale.
Sarà attivo anche un mini mercatino proposto da aziende e persone sensibili al problema.
Tra il dire ed il fare, questi cittadini verolani, preferiscono la seconda opzione certi che la sensibilità di quanti verranno in città per ammirare le acrobazie degli artisti di strada non mancherà di dedicare loro qualche minuto della serata per aiutarli in questa concreta azione di solidarietà”.
La guerra: intere famiglie cancellate. Padri senza figli, figli senza madri.
Sarà acqua che laverà via un po’ di polvere dai piedi di quei bambini. Che si trasformerà in un pasto, un medicinale, un giocattolo.
Facciamolo tutti. Per tutte le Asmaa che soffocano sotto il peso della disgrazia. Per quel popolo martoriato che non porta bandiere ma solo stracci.
Facciamolo per noi, per dare un senso alla nostra esistenza.