Pubblichiamo di seguito – integralmente e senza modifiche – la nota inviata a questa redazione dal Coordinamento ambientale di Anagni:
Puntuale ormai da anni, in estate torna l’incendio alla ex Polveriera, ad opera di anonimi ed esperti piromani (o qualcuno crede ancora all’autocombustione?).
Nel pomeriggio del 24 luglio si sono alzate colonne di fuoco e fumo lungo un fronte assai più lungo dei precedenti episodi, che ha distrutto un’area molto ampia di un territorio popolato da una ricca varietà di flora e fauna, con la presenza di diverse specie di animali, vittime di una vigliacca violenza.
E qui è accaduto un fatto sconcertante.
Ai Vigili del Fuoco e al personale della Protezione Civile, giunti rapidamente sul luogo, sembra sia stato impedito di entrare nell’area interna, costringendoli a limitarsi all’intervento sulle fasce perimetrali, finché l’intervento richiesto dei Carabinieri ha permesso loro di accedere all’interno dei terreni.
Purtroppo, la devastazione di ettari e ettari di terra si era già estesa largamente e soltanto l’opera instancabile di soccorso ha permesso di spegnere l’incendio in tarda nottata.
Ora non resta soltanto la “conta” dei danni arrecati, ma si attendono anche le risposte del Sindaco ad alcune domande stringenti che i cittadini intendono porre:
- La notizia diffusa a mezzo stampa riguardante l’ingresso impedito ai VVFF e alla Protezione Civile è vera o falsa? E se confermata, da chi e con quali motivazioni è stato impedito ai Vigili del Fuoco di entrare?
- Il Comune di Anagni, proprietario dell’ex Polveriera, quali provvedimenti in termini di sicurezza intende prendere affinché tali fatti non si ripetano?
- Il Comune di Anagni dovrebbe costituirsi parte civile contro i piromani e chi ha dato ordine di non intervento, se confermato.
- Il Comune di Anagni, a nome della Comunità, ha il dovere di richiedere il risarcimento dei danni qualora venissero accertate le responsabilità.
- È necessario un sollecito alla Polizia Giudiziaria a proseguire le indagini per l’accertamento delle responsabilità, verso gli autori materiali, ma anche verso la catena di comando dell’emergenza responsabile del maggiore danno.
- Quali strumenti di prevenzione contro questi atti scellerati ha predisposto e intende predisporre il Comune di Anagni? Sia chiaro che le responsabilità circa la tutela dell’ex Polveriera sono di antica data e riguardano le passate amministrazioni e non soltanto l’attuale. Ma gli errori commessi in passato non diminuiscono né assolvono quelli presenti.
- Infine, quanto è alta la consapevolezza del valore del luogo per le sue caratteristiche naturali che, anche senza più alcuna cura, conserva la tipologia di un patrimonio prezioso per l’ecosistema del territorio, manomesso da interventi a catena che hanno devastato l’ambiente e il paesaggio? Tutto ciò ha compromesso ulteriormente l’equilibrio generale del territorio della Valle e la qualità della vita della popolazione, con pesanti ricadute sulla salute di tutti.
Che cosa si pensa di fare, seriamente, per scongiurare il ripetersi di questi disastri? Chiediamo al Sindaco un doveroso chiarimento su quanto accaduto in tempi brevissimi e con parole chiare.