La comunità di San Filippo, popoloso quartiere periferico di Anagni, celebra la figura di don Armando Trisinni, figura di spicco nel panorama religioso e culturale cittadino fino al 1993, anno della sua morte; lo fa dedicandogli un monumento marmoreo posizionato proprio nel punto in cui – in quel tragico 2 ottobre che tutti ricordano – venne trascinato via ed ucciso da un fiume d’acqua formatosi a seguito delle piogge impetuose di quei giorni.
Ieri pomeriggio – alla presenza, tra gli altri, del vicesindaco di Anagni Riccardo Ambrosetti e dei membri dell’associazione “San Filippo Terra nostra”, molto attivi nella promozione e nel rilancio del quartiere – si è tenuta una toccante cerimonia di scoprimento del monumento donato dal concittadino Gianni Turri.
Una vita – quella di don Armando Trisinni – che è stata un continuo intreccio tra Fede, arte e impegno sociale, e che ha lasciato un’impronta indelebile sulla comunità anagnina e su chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerlo.
Un prete appassionato e creativo
Come sacerdote, don Armando si è distinto per la sua profonda spiritualità e per la sua capacità di comunicare la Fede in modo semplice e coinvolgente. Ha sempre creduto nell’importanza della parola e della preghiera, ma anche dell’azione concreta e del servizio al prossimo. La sua parrocchia è stata un punto di riferimento per molti, un luogo di accoglienza e di crescita spirituale.
Un artista poliedrico
Ma don Armando era anche un artista di grande talento. Pittore, scultore e scrittore, ha espresso la sua creatività attraverso diverse forme d’arte, lasciandoci un’eredità ricca e variegata. Le sue opere, spesso ispirate alla fede e alla natura, sono caratterizzate da una profonda sensibilità e da una tecnica raffinata.
Un educatore illuminato
Don Armando ha dedicato gran parte della sua vita all’educazione dei giovani. Come insegnante, ha saputo trasmettere ai suoi alunni non solo le nozioni scolastiche, ma anche i valori fondamentali della vita. La sua figura è stata per molti una guida e un punto di riferimento, un esempio di come coniugare la fede con la cultura e l’impegno civile.
Un’eredità che vive
Dopo la sua scomparsa, nel 1993, don Armando continua a essere ricordato e ammirato da tutti coloro che lo hanno conosciuto. La sua opera è stata raccolta in diverse pubblicazioni, tra cui il libro “Ricordando don Armando Trisinni”, a cura di Sante De Angelis, che ne traccia un ritratto completo e appassionato.