Un incontro per fare il punto sulla situazione
Presso la Sala Tevere della sede di Via Cristoforo Colombo, la Direzione Regionale del Ciclo dei Rifiuti della Regione Lazio ha organizzato un incontro per fare il punto sulle attività previste nell’accordo di programma sottoscritto nel 2019 dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e Regione Lazio.
Uniche associazioni del territorio presenti, Re.Tu.Va.Sa. e Circolo Legambiente Anagni.
Un problema complesso che richiede un approccio multidisciplinare
Come noto, l’accordo di programma prevede interventi puntuali su 8 siti industriali particolarmente critici e interventi di area vasta volti a valutare lo stato delle matrici suolo e acque su tutto il territorio del SIN che interessa 19 comuni. L’approccio di indagine si basa su un modello concettuale definito a partire dall’individuazione della sorgente dell’inquinamento e dei meccanismi di diffusione degli inquinanti.
Risultati parziali e prossime tappe
Il monitoraggio delle acque sotterranee effettuato da ISPRA è in corso e i risultati parziali finora disponibili non evidenziano inquinamento diffuso. La caratterizzazione del suolo e delle aree agricole ripariali, in capo all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana, ha preso avvio concretamente nel novembre 2022. Tutti i campioni hanno evidenziato presenza di sostanze inorganiche, che potrebbero derivare da attività antropiche o dalla geologia dei suoli.
Per quanto riguarda le sostanze organiche, non sono state rilevate diossine, furani e PCB. Sono state rilevate tracce di Esaclorocicloesano (HCH) e suoi isomeri, nei suoli e nei vegetali, mentre non è stato rilevato bioaccumulo nei vegetali delle sostanze rilevate nel suolo.
Preoccupazioni e richieste di trasparenza
Le associazioni presenti all’incontro hanno espresso preoccupazione per la scarsa partecipazione dei cittadini e la mancanza di trasparenza su alcune questioni, come ad esempio le informazioni relative alle 79 industrie comprese nel SIN, di competenza ministeriale. Inoltre, è stata sottolineata la necessità di una maggiore comunicazione dei risultati delle analisi e di una più ampia condivisione delle informazioni con la popolazione.
Conclusioni
L’incontro ha fornito un quadro aggiornato sullo stato delle attività di monitoraggio e caratterizzazione del SIN Valle del Sacco, ma ha anche evidenziato la complessità del problema e la necessità di un impegno costante da parte di tutte le istituzioni coinvolte. Le associazioni chiedono una maggiore trasparenza e partecipazione dei cittadini per garantire che le decisioni prese siano condivise e sostenibili nel lungo periodo.