di Giorgio Stirpe
Il debutto in trasferta per il Frosinone a La Spezia è stato davvero amaro. La sconfitta arrivata in pieno recupero ha lasciato interdetti, per quanto visto gli uomini di Vivarini non avrebbero meritato di perdere, ma il campo ha detto diversamente.
La squadra di mister Vivarini era chiamata a confermare la buona prova della settimana scorsa contro la Sampdoria potendo contare sull’esperienza del neo acquisto Biraschi (subito titolare) e gli importanti rientri in difesa di Lusuardi e Kalaj che stanno lavorando per trovare la giusta condizione.
Il tecnico dei ciociari ha schierato la stessa formazione della gara casalinga contro i doriani, con le sole eccezioni di Biraschi e di Cichella, quest’ultimo dentro dal 1’ al posto di Gelli. In avanti ancora il duo formato da Ambrosino e Cuni, supportati da Ghedjemis. Sugli esterni i gemelli Oyono con il doppio compito, difendere e spingere nel tentativo di scardinare la difesa avversaria.
E’ stato il portiere giallazzurro Cerofolini il grande protagonista dei primi 2’ di gioco salvando su due opportunità ghiotte create dai liguri con Bandinelli ed Elia. Un inizio affannoso per il Frosinone che ha fatto spaventare, perché l’approccio è stato molto simile a quello della gara contro il Pisa. Per qualche minuto sono riapparsi i fantasmi del passato recente, ma la reazione degli uomini di Vivarini stavolta è stata differente. Pian piano i giallazzurri hanno riequilibrato la situazione sfiorando a loro volta la rete del vantaggio al 14’ con Anthony Oyono e trovando un quasi clamoroso autogol al 33’ con la traversa della propria porta colpita da Pio Esposito.
Davvero interessante la prestazione del giovane mediano Cichella che ha lavorato intensamente a centrocampo per infastidire e spesso spezzare le azioni manovrate dei padroni di casa. Maiuscola invece la gara di Darboe, ispiratore del gol del vantaggio del Frosinone arrivato al 38’, l’ex Roma ha recuperato un pallone in mezzo al campo servendo un assist al bacio per Cuni che non ha sbagliato. Prima rete per l’attaccante albanese, finalmente sbloccatosi dopo un lungo digiuno. Tutto l’ambiente aspettava da un po’ il gol del puntero giallazzurro che ha così ripagato l’ampia fiducia concessagli da Vivarini fino a questo momento.
Il secondo tempo è iniziato sulla falsariga del finale della prima frazione, con lo Spezia proteso in avanti alla ricerca del pareggio e un Frosinone concentrato e pronto a partire in contropiede con i suoi uomini più veloci quali Ghedjemis che si è acceso al 58’ sfiorando il raddoppio al termine di un’azione personale tecnicamente molto apprezzabile. E’ lui il calciatore più tecnico a disposizione di Vivarini, può e deve diventare decisivo in questa Serie B, a patto che resti “sul pezzo” sempre e non solo a tratti.
In generale la prima parte del secondo tempo ha visto i ciociari padroni del campo, bravi a controllare le scorribande spezzine e pericolosi con alcune conclusioni dalla distanza. Con la partita in pugno, il Frosinone ha trovato il modo di farsi male da solo: al 74’ Garritano, da poco entrato, ha colpito con il braccio largo un pallone gettato in area di rigore inducendo l’arbitro a fischiare un penalty evidente che Salvatore Esposito ha trasformato con freddezza pareggiando la gara (75’).
Vivarini ha provato a cambiare il volto della squadra, mettendo forze fresche in campo, cambiando tutti gli interpreti dell’attacco come accaduto contro la Sampdoria ma, questa volta, non è andata allo stesso modo. Distefano e Pecorino non hanno influito e così al 92’ si è materializzata la beffa con il gol subito in mischia ad opera di Aurelio che ha permesso allo Spezia di ribaltare il risultato e portare a casa i tre punti.
Grande amarezza per il Frosinone e dei 146 tifosi che hanno seguito la squadra in Liguria. Ora però testa al Modena che martedì sera renderà visita allo Stirpe.