Dal dott. Alfredo Veglianti, già consigliere comunale con delega al Bilancio al Comune di Filettino, riceviamo la nota che segue e che pubblichiamo in forma integrale e senza modifiche:
Abbiamo assistito, ancora una volta, alle esternazioni agostane del sindaco De Meis attraverso un video che stranamente non è stato pubblicato sulla pagina Facebook del Comune ma solo su quella del gruppo – Naturalmente insieme per Filettino – con una precisa connotazione “politica” sulla vicenda dell’Ostello.
La storia, che rammentiamo, è relativa alla locazione dell’immobile uso Ostello sito in Via del Calvario di proprietà del Comune, locazione assegnata attraverso una gara pubblica prima delle elezioni amministrative dello scorso anno – in cui l’amministrazione uscente non si era candidata – ed aggiudicata ad una Cooperativa Sociale risultata unica partecipante e soggetto idoneo a gestire un ostello per turismo sociale cioè senza scopo di lucro.
In campagna elettorale il candidato De Meis dichiara di voler revocare tale aggiudicazione perché lesiva degli interessi delle aziende e dei giovani di Filettino e, una volta eletto, ordinava la revoca alla Cooperativa. Peraltro, il contratto di locazione aggiudicato con i dovuti atti, non era stato firmato lasciando l’onere e l’onore a chi subentrava di firmare il primo atto amministrativo nell’interesse della collettività.
Al provvedimento di revoca la Cooperativa proponeva ricorso al TAR Lazio per vedere riconosciute le proprie argomentazioni sul bando e sulla procedura.
Il TAR prima sospendeva la revoca e poi con la sentenza del TAR Lazio – Sezione distaccata di Latina pubblicata il 27 maggio 2024, condannava il Comune di Filettino ad annullare la revoca e procedere con la firma del contratto con la Coop e al pagamento delle spese legali.
E’ interessante leggere le motivazioni della sentenza che ribadiscono la correttezza degli atti predisposti dall’ Amministrazione Taurisano ed i requisiti previsti per la partecipazione al bando ed afferma senza mezzi termini la irragionevolezza, l’illogicità ed eccesso di potere dell’amministrazione De Meis nel procedimento di revoca e le sue motivazioni.
De Meis nel video insinua palesemente il dubbio tentando di giustificare l’ingente compenso elargito al legale del Comune, suo amico, per oltre 13.000 euro. Qui, oltre quanto detto, dimostra la sua incompetenza perché, secondo lui, la causa avrebbe avuto un valore di oltre 300.000 euro, cifra invece indicata nel ricorso dalla Cooperativa come ipotizzato mancato guadagno per la durata dell’intera locazione di 12 anni.
Peraltro, De Meis, in modo subdolo ma evidente, fa rilevare che tra gli atti presentati dalla Cooperativa nel ricorso ci sono anche documenti giustificativi, “preavvisi di parcelle” per onorari di un professionista, ex Consigliere del Comune, che è intervenuto nel sostenere le ragioni della Coop dopo la revoca. Tali insinuazioni sono una manovra tesa a spostare l’attenzione sull’esito della sentenza che invece colpisce e condanna pesantemente le azioni dell’amministrazione De Meis, della sua giunta avallata del Responsabile dell’atto di revoca e del Segretario Comunale che non hanno probabilmente saputo anticipargli le conseguenze di tale ingiustificato atto.
Anche le disquisizioni sul volume del fatturato richiesto per partecipare al bando sono considerate legittime dal TAR e non certo per limitare le aziende operanti in Italia e in Europa, a meno che non si voglia considerare Filettino ancora come Principato. Forse a Filettino gli operatori economici non riescono a dichiarare volumi d’affari congrui e garantire così investimenti ed il pagamento del canone annuale fissato nel bando ad euro 7.200,00.
Lo scopo della locazione era trovare un soggetto che potesse sostenere gli oneri per l’adeguamento dell’immobile, arredarlo e, in primis, fornire proprio occasioni di lavoro a persone di Filettino e formarle al lavoro di una struttura ricettiva per turismo sociale.
Oggi l’immobile è ancora abbandonato e non utilizzato e richiede ingenti interventi di riqualificazione e messa in sicurezza che il Comune non può sopportare.
Il giudizio su tutta questa vicenda è sintetizzato dalla sentenza del TAR che condanna l’amministrazione De Meis con parole dirette e senza appello: ILLOGICITA’, IRRAGIONEVOLEZZA ED ECCESSO DI POTERE.
Riuscirà questa amministrazione a fare qualcosa di positivo per i Filettinesi? Nel precedente quinquennio 2013 – 2018 nulla ed oggi si replica con maggiore incompetenza. Fino ad ora totale assenza non avendo beneficiato nemmeno dei sostanziosi contributi regionali perdendo 700.000 euro.
L’amministrazione De Meis è impegnata solo a ripristinare fioriere e staccionate e non a creare nuove opportunità di lavoro per i giovani, quei giovani tanto osannati in campagna elettorale che purtroppo non hanno risorse per svolgere un’attività imprenditoriale e dare stabilità alle famiglie residenti. Giovani che invece a livello associativo sono molto bravi nella promozione turistica.
Con questa manovra De Meis ha messo una pietra tombale sull’ostello perchè difficilmente troverà imprenditori e professionisti di alto livello. Bisogna distruggere tutto ciò che era stato avviato per risollevare dalle ceneri questo piccolo borgo.
Ora attendiamo le operazioni conseguenti alla riscossione coattiva dei tributi, al famigerato business plan per il futuro di Campo Staffi, all’avvio dei lavori finanziati ed aggiudicati oltre 16 mesi fa per il dissesto idrogeologico di Fiumata, della nuova Toponomastica approvata e ferma ed infine la definizione del demanio civico per il quale l’Amministrazione Taurisano si era battuta raggiungendo importanti accordi con la Regione Lazio e dove nessun altro Comune del circondario era riuscito.