di Luca Santovincenzo, consigliere comunale di LiberAnagni
Riteniamo che il dialogo, la trasparenza e l’imparzialità siano gli strumenti essenziali per unire la comunità e garantire una gestione condivisa e responsabile delle risorse pubbliche.
L’Amministrazione Natalia ha scelto invece una strada esattamente opposta, come dimostrato dalle tensioni alimentate non solo con diverse associazioni e attività commerciali, ma anche nella gestione degli impianti sportivi.
Nelle ultime settimane si è discusso molto della concessione dello Stadio Comunale “Dal Bianco” di Anagni, deliberata il 13 agosto dalla Giunta a favore di una Associazione Sportiva Dilettantistica per un periodo di 15 anni.
Riteniamo che uno spazio pubblico di tale importanza debba essere gestito nell’interesse di tutta la Comunità e con la massima trasparenza, con particolare attenzione alluso sociale e inclusivo dell’impianto. Tuttavia, la delibera attuale solleva alcune preoccupazioni in merito a diversi aspetti, tra cui:
1) una durata della concessione che appare sproporzionata;
2) l’onere economico previsto per il Comune;
3) la previsione di interventi che sembrano estranei a quelli previsti dalla normativa vigente.
Per questo, lo scorso 26 agosto, abbiamo chiesto un riesame degli atti e delle modalità di concessione. Purtroppo non abbiamo ricevuto riscontri, per cui si è ritenuto doveroso chiedere le opportune verifiche all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC). Questa iniziativa non è solo volta a tutelare l’interesse pubblico, ma anche a garantire un percorso chiaro e corretto per la stessa ASD concessionaria, che potrebbe essere esposta a potenziali contenziosi da parte di terzi.
Rimane inoltre fondamentale fare chiarezza sull’iter amministrativo e sugli atti non ancora resi pubblici, al fine di dissipare eventuali dubbi ed evitare dannose dispersioni del patrimonio comune.
Se davvero vuole il bene di questa Città, l’Amministrazione Natalia deve prendere atto che la gestione di settori strategici come la cultura, il commercio e lo sport va rivista profondamente.