Il Convitto Principe di Piemonte di Anagni, da sempre punto di riferimento per l’educazione di molti bambini, si trova a fronteggiare una situazione di grave disagio. I ritardi nelle iscrizioni e la mancanza di informazioni chiare da parte dell’INPS, ente gestore della struttura, stanno creando non pochi problemi alle famiglie.
Un bando dai tempi biblici
Il bando nazionale per l’accesso al servizio educativo diurno e residenziale del convitto è stato pubblicato dal 13 al 19 settembre mentre la graduatoria è stata pubblicata con notevole ritardo, il 4 ottobre, ben oltre l’inizio dell’anno scolastico. Questo ritardo ha causato un notevole disagio alle famiglie che si sono viste costrette a attendere a lungo per conoscere l’esito delle loro domande.
Genitori nel limbo
A quasi un mese dall’inizio della scuola, molti genitori non hanno ancora ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in merito all’avvio del servizio per gli utenti privati. Nonostante le numerose chiamate effettuate alle sedi INPS, le risposte ottenute sono state vaghe e contraddittorie, con operatori che – come raccontano i genitori – a volte dichiaravano di non essere a conoscenza del bando.
Un servizio essenziale in bilico
Il Convitto Principe di Piemonte rappresenta un servizio fondamentale per molte famiglie della zona, offrendo un’opportunità educativa e di socializzazione ai bambini. I ritardi nelle iscrizioni e la mancanza di informazioni chiare stanno mettendo a rischio la continuità di questo servizio e creando un clima di grande incertezza tra i genitori.
È fondamentale che l’INPS intervenga al più presto per chiarire la situazione e fornire alle famiglie le informazioni necessarie per poter organizzare al meglio l’anno scolastico dei loro figli.