Dai responsabili delle associazioni culturali Anagni Viva, Casa Barnekow e Anagni cambia Anagni riceviamo la nota che segue e che pubblichiamo in forma integrale e senza modifiche:
“Anagni Ernica” è identità storico-culturale documentata a partire dagli antichi storici latini fino a giungere a quelli più recenti o contemporanei. Anagni Ernica è patrimonio archeologico che ci appartiene da oltre tremila anni, è valore capitale proprio della città e di ogni cittadino.
È per questo che noi associazioni culturali Anagni Viva, Casa Barnekow e Anagni cambia Anagni abbiamo promosso nello scorso mese di maggio una raccolta firme indirizzata al Ministro della Cultura ed altri interlocutori della filiera istituzionale affinché Anagni non venisse svuotata della sua identità storico-culturale e dei suoi più preziosi reperti archeologici di storia ernica.
Ed allora, dopo aver acquisito il 19 settembre scorso disponibilità da parte degli organi della Regione Lazio a sostenere le nostre ragioni per un confronto con l’intera filiera ministeriale, abbiamo inviato al Sindaco della nostra città la breve lettera a seguire nella quale chiediamo di fare il passo necessario finalizzato all’apertura di un tavolo comune di dialogo per ridefinire/tutelare Anagni quale capitale degli Ernici, centro politico e religioso delle città erniche presenti nel Lazio meridionale.
“Gent.mo Sindaco di Anagni
avv. Daniele Natalia
Lei è certamente informato dell’iniziativa che alcune Associazioni cittadine hanno avviato per chiedere che i reperti archeologici Ernici, rinvenuti nel territorio di Anagni ed ora esposti nel Museo di Veroli, tornino ad Anagni per essere esposti nel loro luogo di elezione, il Museo Archeologico Ernico di Anagni.
Tali reperti furono portati a Veroli per una Mostra temporanea mentre è logicamente comprensibile che abbiano la loro sede definitiva nel Museo di Anagni, nel territorio che li ha conservati per oltre duemila anni, in forza dello stretto rapporto che lega museo e sito archeologico di riferimento, come è espresso nei principi della Convenzione quadro del Consiglio d’ Europa a cui l’Italia ha pienamente aderito con ratifica nel 2019.
Le associazioni AnagniViva, Anagni cambia Anagni e Casa Barnekow il 19 settembre u.s. hanno incontrato nella sede della Regione Lazio l’assessore alla Cultura Simona Renata Baldassarre e tre suoi funzionari e nel lungo, articolato colloquio hanno constatato in loro molta attenzione e altrettanto interesse per seguire e sostenere gli sviluppi della questione esposta.
Sono stati analizzati e discussi i diversi aspetti ad essa collegati, In particolare quelli storico-culturali, quelli relativi alle organizzazioni museali e, non ultimi, quelli che coinvolgono la valorizzazione del territorio, anche sotto il profilo turistico.
Il primo passo necessario per l’avvio dell’impegno regionale è ora demandato all’ Amministrazione Comunale e al Sindaco che la guida, già al corrente della vicenda, affinché esercitino pienamente il loro ruolo istituzionale, richiedendo formalmente alla Regione Lazio di operare affinché i reperti Ernici, presenti nel Museo Verolano, tornino ad essere valorizzati nel territorio di origine, senza nulla togliere al ruolo culturale di quel Museo.
Questo indispensabile primo passo è finalizzato all’ apertura di un tavolo comune di dialogo, di iniziativa regionale, tra le Istituzioni pubbliche, Comuni, Provincia, Regione, Sovrintendenza, Ministero, Associazioni cittadine, anche per ridefinire/tutelare Anagni quale Capitale degli Ernici, centro religioso e politico delle città Erniche presenti nel Lazio meridionale.
Le Associazioni proponenti, dichiarandosi a disposizione per ogni altra utile informazione, chiedono di essere prontamente rese edotte di ogni iniziativa che il Comune metterà in campo, a partire dalla lettera attesa dalla Regione per avviare il tavolo comune di dialogo tra Istituzioni e “portatori di interesse ” coinvolti.
In attesa di un riscontro a breve, si ringrazia e si porgono distinti saluti.”
Scopo di questo nostro comunicato è aggiornare pubblicamente i numerosi cittadini che continuamente ci sollecitano chiedendo riscontro delle firme apposte per questo irrinunciabile obiettivo, nonché informare la città tutta dell’attività svolta con specifica attenzione all’incontro avuto il 19 settembre scorso in Regione Lazio e la successiva missiva urgente inviata al Sindaco di Anagni che, purtroppo, ancor oggi manca di formale risposta. Attendiamo ancora che una sua richiesta, nel ruolo di Primo cittadino, consenta alla Regione Lazio di avviare quel concordato tavolo comune di dialogo volto alla tutela della città di Anagni e del suo valore storico-culturale ed economico che è patrimonio di ognuno di noi.
Eccessivi ritardi rischierebbero di essere deleteri, purtroppo, sull’efficacia della proposta di tutela della città di Anagni verso il Ministero della Cultura e gli organi sottostanti della Di.Va – Dipartimento per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale.