Suona la campanella, ma loro – o almeno la maggior parte di loro – non entrano. Gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Guglielmo Marconi” di Anagni questa mattina non hanno varcato i cancelli della loro scuola, preferendo restare sul marciapiede di via Giacomo Matteotti: assenti alle lezioni per protesta. Il dirigente Pasquale Merino, che è anche dirigente di un altro prestigioso istituto, l’I.T.I.S. “Ettore Majorana” di Cassino, ha disposto che i 15 minuti di intervallo i ragazzi e le ragazze della scuola anagnina debbano trascorrerli nelle loro classi: non solo non si può uscire in cortile ma neanche nei corridoi.
Per i ragazzi, però, quel quarto d’ora è preziosissimo e va condiviso, non soltanto con i compagni, ma anche con studenti e studentesse che frequentano altre classi: chiacchierate, risate nei corridoi, merenda in compagnia.
Il dirigente, di fronte alla protesta, sembra – comunque – non voler alzare muri, e secondo alcuni si renderebbe disponibile ad un incontro con i ragazzi che potrebbe avvenire domani stesso.
Gli studenti che hanno già manifestato oggi scioperando si dicono pronti – in ogni caso – a continuare a farlo se le loro richieste non dovessere venire accolte, memori pure dei divieti (quelli sì, decisamene necessari) scattati durante l’emergenza sanitaria del 2020.
“Molti di noi non sono d’accordo sull’introduzione di questa nuova regola – spiega una studentessa dell’Istituto ad anagnia.com – la ricreazione deve essere considerata a pieno titolo un momento formativo e di socializzazione. Privare gli studenti di questo momento è una decisione che ci lascia perplessi e che avrebbero dovuto risparmiarci“.