La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha confermato il 29 luglio la sentenza emessa nel 2019 dalla Corte d’Appello di Milano, che aveva condannato l’ex industria chimica Caffaro a risarcire lo Stato italiano per un totale di 453 milioni di euro, a causa dei gravissimi danni ambientali causati nei siti industriali di Brescia, Colleferro e Torviscosa. La decisione si basa sul principio europeo del “chi inquina paga”, un pilastro nella tutela dell’ambiente. Ora si attende l’ultima parola della Cassazione, che dovrà emettere la sentenza definitiva. Tuttavia, il verdetto dell’Europa lascia pochi dubbi sulla futura conferma della decisione.
LivaNova: La Multinazionale Coinvolta
Sarà la multinazionale americana LivaNova, con sede legale a Londra, a dover versare l’ingente somma. La società è nata dalla fusione tra Cyberonics e Sorin, la good company di Snia-Caffaro. Sebbene LivaNova non sia direttamente responsabile dell’inquinamento, il tribunale ha stabilito che, in base all’articolo 2504-decies del codice civile italiano, le società risultanti da scissioni rispondono in solido per le azioni delle loro precedenti entità. Questo principio è stato ribadito anche a livello europeo. L’industria Caffaro, ormai fallita nel 2010, non aveva lasciato fondi per le necessarie bonifiche, ma la Corte d’Appello di Milano nel 2021 ha stabilito che la responsabilità ricade anche su Sorin, azienda scorporata da Snia prima del fallimento.
Le Cifre del Risarcimento e le Località Coinvolte
Il risarcimento totale di 453 milioni di euro è stato suddiviso tra le aree più colpite: 250 milioni saranno destinati a Brescia, 117 milioni a Torviscosa e 86 milioni a Colleferro. Nella valle del Sacco, a Colleferro, i danni sono legati principalmente alla contaminazione del suolo.
Il Futuro delle Bonifiche e l’Attesa per la Cassazione
Nonostante la sentenza della Corte di Giustizia Europea e quella precedente della Corte d’Appello di Milano, i rimborsi potranno essere erogati solo dopo il verdetto della Cassazione, che dovrà confermare la decisione. Nel frattempo, le procedure di bonifica, sono già in fase di pianificazione e vedranno la partecipazione di aziende specializzate come Aecom e Greenthesis.
Le località colpite continuano a soffrire per gli effetti devastanti dell’inquinamento, ma questa sentenza rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro i crimini ambientali e la tutela della salute pubblica.