di Giorgio Stirpe
Il Frosinone non c’è, nonostante tutti gli sforzi, la squadra di Vivarini non riesce ad uscire dal tunnel in nessuno modo. La sconfitta contro la Reggiana ha così condannato i giallazzurri all’ultimo posto. Ora, nonostante le rassicurazioni di Angelozzi, il tecnico ex Catanzaro rischia e, a questo punto, un cambio di guida tecnica sembra essere ormai una soluzione inevitabile, forse l’unica, per tentare di uscire dall’impasse.
Sia chiaro, l’allenatore non è l’unico responsabile, ma come accade in questi casi è colui che paga per primo.
Alla vigilia si faceva affidamento al Frosinone formato trasferta visto che, fin qui, i ciociari avevano fatto meglio che in casa. A pesare, probabilmente, l’obbligo di dover vincere allo Stirpe, soprattutto perché risultati non era ancora arrivati, mentre lontano dal capoluogo i calciatori, evidentemente, si erano sentiti più a proprio agio.
Purtroppo, la sconfitta maturata allo stadio Mapei, ha tolto anche le ultime certezze ad un gruppo che ha dimostrato zero idee, poca aggressività e gioco inesistente.
Vivarini ha puntato su importanti recuperi in difesa, in particolare Biraschi e Monterisi ma neanche la loro esperienza è servita per dare un minimo di tranquillità ai propri compagni.
Così, con un gol per tempo, gli emiliani hanno avuto la meglio grazie alla doppietta di Luca Vido che ha steso i canarini.
La rete che ha sbloccato la partita è arrivata al minuto 14 del primo tempo ed ha rappresentato un vero e proprio macigno nei confronti dei giallazzurri, che sono stati incapaci di reagire come dovrebbe fare una squadra il lotta per noi retrocedere.
Nella ripresa il rigore siglato al 66′ dallo stesso numero 10 ha spento definitivamente la luce. Qualche occasione c’è stata per il Frosinone ma davvero poco per impensierire gli avversari.
Seconda sconfitta consecutiva, la quarta nelle ultime cinque gare.
Non c’è più tempo da perdere.