di don Emanuele Onifade, presidente Associazione culturale mons. Luigi Belloli
Il prossimo 5 novembre ricorre il tredicesimo anniversario della morte del vescovo Luigi Belloli, Vescovo di Anagni-Alatri e, soprattutto, ispiratore e fondatore della nostra Scuola Cattolica. Molte cose sono cambiate, dalla proprietà della Scuola al contesto in cui quella realtà è sorta, ma ricordare mons. Luigi Belloli vuol dire fare memoria sia di un precursore dei tempi (soprattutto per aver compreso la potenzialità dei mezzi di comunicazione) sia una persona a cui molti di quelli che si sono formati in quell’ambiente devono qualcosa.
In tale data si ricorda anche l’anniversario della costituzione della nostra Associazione che fin dal 5 novembre 2011 porta il nome del Vescovo. In un primo tempo la nostra Associazione intendeva rivolgersi solamente agli ex alunni del liceo della Scuola Cattolica; il mutare dei tempi e delle situazioni hanno favorito invece l’assunzione di una denominazione più ampia, proprio in ragione del fatto che la Scuola Cattolica come l’abbiamo conosciuta non c’è più, ma questo non toglie la bellezza di quanto abbiamo ricevuto durante gli importanti anni della nostra formazione. Proprio per questo, allargando l’orizzonte, durante la celebrazione del prossimo 5 novembre ricorderemo chi ci ha preceduto “all’altra riva”, e qui penso al prof. Ludovico Quattrocchi, che fu nostro Preside per molti anni; a mons.
Angelo Pilozzi già rettore del Seminario vescovile (esperienza dalla quale la Scuola Cattolica aveva preso origine) e mons. Angelo Ricci, che è stato il vero cuore culturale della diocesi per molti decenni. Per queste ragioni martedì 5 novembre 2024 alle 17:30 nella Cattedrale di Anagni deporremo un omaggio floreale sulla tomba di S.E. Mons Belloli per poi celebrare la Santa Messa in suo suffragio, oltre che dei tanti insegnati e precettori che ci hanno formati, senza dimenticare che in quel giorno il calendario diocesano impone di ricordare i Santi le cui reliquie sono venerate nelle chiese della diocesi. Ringrazio il parroco della Cattedrale don Marcello Coretti per la sua disponibilità, cortesia e per stima che annualmente ci dimostra.