Il processo contro Enrico Rizzi
Il Tribunale di Frosinone blindato, questa mattina, 22 ottobre 2024, in occasione della prima udienza del processo a carico del noto influencer animalista Enrico Rizzi, accusato di diffamazione aggravata. Rizzi è stato denunciato per aver diffuso il nome, il volto e l’indirizzo di un giovane, all’epoca minorenne, ritenuto ingiustamente coinvolto nell’uccisione di una capretta ad Anagni, prima di essere completamente scagionato dalle indagini.
Le accuse contro l’influencer
Enrico Rizzi deve rispondere anche dell’organizzazione di due manifestazioni non autorizzate, una ad Anagni e una a Fiuggi, tenute in seguito alla notizia dell’uccisione della capretta. Durante queste proteste, alcuni cartelli esposti dal gruppo di animalisti riportavano informazioni personali del giovane coinvolto, tra cui il suo nome e cognome, definendolo “assassino“.
L’iniziativa legale della famiglia
La famiglia del giovane, ora maggiorenne, rappresentata dall’avvocato Giampiero Vellucci, ha avviato un’azione legale contro Enrico Rizzi. L’influencer era stato inizialmente condannato tramite decreto penale, ma ha presentato opposizione, portando il caso davanti al giudice del Tribunale di Frosinone, la dottoressa Palmieri. Nel corso della prima udienza, sono state ammesse le parti e i mezzi di prova, con la famiglia che si è costituita parte civile per richiedere i danni morali e materiali.
La sicurezza attorno al processo
Questa mattina l’area attorno al Tribunale di Frosinone era circondata da un ingente dispiegamento di Forze dell’Ordine, con almeno 30 o 40 agenti tra polizia e carabinieri presenti per garantire la sicurezza, considerata l’alta tensione intorno al caso. Enrico Rizzi si è presentato insieme al suo avvocato, mantenendo un atteggiamento composto e ordinato, senza rilasciare dichiarazioni. Il giovane, ora maggiorenne, era assente per motivi di sicurezza, evitando così ogni possibile contatto con gli animalisti.
La prossima udienza
La prossima udienza è fissata per il 25 febbraio, quando verranno ascoltati tre agenti del Commissariato di Fiuggi che erano intervenuti per bloccare le manifestazioni organizzate dall’influencer ad Anagni e Fiuggi.