Nel pomeriggio di venerdì 18 ottobre, una donna di Anagni e i suoi due figli minorenni hanno vissuto un momento di grande terrore a causa dell’ennesimo episodio di violenza domestica. L’uomo, un imprenditore 38enne già noto alle Forze di Polizia, ha aggredito brutalmente la sua compagna e la figlia 14enne, colpendole con calci e pugni.
Intervento immediato dei Carabinieri
L’allarme è stato lanciato dalla stessa donna, che in lacrime ha chiamato il 112 richiedendo l’intervento urgente presso la sua abitazione. Mentre un militare della Centrale Operativa della Compagnia di Carabinieri di Anagni cercava di tranquillizzarla telefonicamente, una pattuglia della Stazione Carabinieri di Anagni è giunta rapidamente sul posto.
Condizioni delle vittime
All’arrivo dei Carabinieri, la donna e sua figlia sono state trovate in lacrime, con evidenti segni di violenza. Entrambe presentavano tumefazioni sul corpo e sul volto. Nonostante il forte stato di paura, la donna ha raccontato ai militari che l’aggressione era iniziata per futili motivi e che l’uomo aveva prima colpito la figlia, per poi rivolgere la sua rabbia contro di lei, intervenuta in difesa della ragazza.
Violenza domestica reiterata
Le indagini svolte dai Carabinieri hanno rivelato che le violenze fisiche e psicologiche subite dalla donna erano in atto da tempo. Non era la prima volta che l’uomo metteva in atto comportamenti simili: in passato era già stato arrestato per episodi analoghi.
Cure mediche e arresto
Le due vittime sono state portate al presidio territoriale ambulatoriale di Anagni, dove i medici hanno riscontrato lesioni guaribili in 20 giorni. Nel frattempo, per l’imprenditore è scattato l’arresto immediato. I Carabinieri hanno informato il Sostituto Procuratore di turno presso la Procura di Frosinone, che ha disposto l’accompagnamento dell’uomo presso l’abitazione dei suoi genitori, sotto regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.
Provvedimento del Tribunale
Nella giornata di lunedì 21 ottobre, il 38enne è comparso davanti ai giudici del Tribunale di Frosinone per rispondere delle accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni. Il GIP ha convalidato l’arresto, ordinando l’allontanamento dell’uomo dalla casa familiare e il divieto di avvicinarsi alle vittime.