Anagni. Augusto Proietti è stato rinvenuto privo di vita da un vicino di casa – questa mattina, 2 novembre 2024 – in una zona non lontana dalla propria abitazione in località San Filippo di Anagni. Viveva solo e aveva ripreso la residenza in città circa tre anni fa, in seguito al suo rilascio dal carcere, dove era stato detenuto dal 2007 per un duplice omicidio. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Anagni e il personale dell’Ares 118 per le procedure di rito e i rilievi del caso.
Il duplice omicidio e la cattura
L’uomo era stato incarcerato a febbraio del 2007, all’età di 40 anni, con l’accusa di omicidio premeditato e porto abusivo di pistola. I fatti risalgono a un tragico evento in cui, armato di un fucile, aveva teso un agguato ai suoi vicini, uccidendo madre e figlio. Dopo il duplice delitto, si era rifugiato in una legnaia in località Grotta di Grano – sempre nella zona di San Filippo di Anagni – dove fu rintracciato e arrestato dai Carabinieri a circa un chilometro dal luogo del crimine, senza opporre resistenza.
La perquisizione e la confessione
Durante la perquisizione, i Carabinieri avevano scoperto nella sua abitazione una vetrina contenente diverse armi. L’uomo aveva confessato subito il duplice omicidio, dichiarando di aver agito perché riteneva che le vittime cospirassero contro di lui per fargli perdere i propri terreni.
L’uscita dal carcere e la semi-infermità mentale
Dopo aver trascorso 17 anni in carcere, l’uomo è stato rilasciato circa tre anni fa per buona condotta e riconosciuta semi-infermità mentale. Da allora aveva ripreso a vivere in solitudine nella propria abitazione. La mattina del ritrovamento, i Carabinieri della Compagnia di Anagni e il personale sanitario dell’Ares 118 sono intervenuti prontamente, rispondendo alla segnalazione di un vicino.
Intervento delle Forze dell’Ordine
In seguito alla segnalazione, i Carabinieri di Anagni e i soccorritori dell’Ares 118 hanno raggiunto il luogo del ritrovamento per verificare le circostanze della morte. Restano da chiarire alcuni aspetti in merito al decesso, con l’intento di chiudere definitivamente questa lunga e drammatica vicenda.