Un’importante testimonianza storica
Durante i lavori di riqualificazione urbana portati a termine tra il 2003 e il 2004 lungo Corso Vittorio Emanuele ad Anagni, nei pressi di Piazza Cavour, sono stati rinvenuti due tratti di una antica strada romana. Pavimentata con basoli di calcare bianco, questa strada rappresenta un importante tassello archeologico che offre un’indicazione preziosa sulla topografia dell’antica Anagnia. La scoperta ha confermato l’esistenza di un antico asse viario che collegava la parte bassa della città all’acropoli, seguendo il pendio naturale dell’altura.
L’analisi della Soprintendenza per i Beni Archeologici
I dettagli tecnici del rinvenimento sono stati studiati dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, che ha evidenziato come la pavimentazione di questa strada romana sia stata accuratamente realizzata con tre strati di materiali compatti, costituiti da ghiaie e scaglie di calcare, posizionati su una base solida di arenarie mioceniche. Questo accurato metodo di costruzione testimonia l’importanza dell’asse viario, contribuendo alla ricostruzione dell’antico impianto urbano della città.
Una targa per celebrare la scoperta
Per onorare e valorizzare questa importante testimonianza storica, è stata recentemente collocata una targa commemorativa in ottone. La targa riporta la dicitura: “BASOLI IN CALCARE BIANCO DI EPOCA ROMANA RINVENUTI NEI PRESSI DI PIAZZA CAVOUR”. Realizzata artigianalmente dall’orafo Maurizio Imperia di Anagni, la targa costituisce un segno tangibile del legame tra il territorio e la sua storia, rendendo visibile ai cittadini e ai visitatori la rilevanza del ritrovamento.
Il contributo generoso di Achille Anielli e il lavoro di Francesca Ascenzi
L’iniziativa ha potuto realizzarsi grazie alla munificenza di Achille Anielli, cittadino di Anagni, che ha finanziato interamente la produzione della targa. Il gesto di Anielli dimostra un autentico spirito di mecenatismo e attaccamento al patrimonio culturale della sua città, consentendo la realizzazione di un’opera che custodirà la memoria storica di Anagni per le future generazioni. Il progetto si è avvalso, inoltre, della consulenza della dott.ssa Francesca Ascenzi, archeologa anagnina, il cui contributo è stato essenziale per l’accuratezza e il valore scientifico dell’iniziativa. Grazie alla sua esperienza e competenza, è stato possibile interpretare al meglio il significato della scoperta, valorizzandone ogni dettaglio.
L’iniziativa di anagnia.com
Va infine ricordato che l’iniziativa di apporre una targa per commemorare il rinvenimento è stata promossa dalla redazione di anagnia.com in collaborazione con il Comune di Anagni, nella persona del vicesindaco Riccardo Ambrosetti, dimostrando un forte impegno nel valorizzare le radici storiche del territorio e nel divulgare la conoscenza del patrimonio archeologico della città.