La dinamica del tentativo di truffa
Nei giorni scorsi, una donna che stava percorrendo l’autostrada A1 ha subito un tentativo di truffa mentre era alla guida della propria vettura. Durante un sorpasso, la donna ha sentito un forte tonfo provenire dal lato destro del veicolo. Subito dopo, l’auto da lei superata, con a bordo due uomini, ha iniziato a lampeggiare con i fari, segnalando alla donna di accostare.
La richiesta di risarcimento
Una volta scesi dai veicoli, i due uomini hanno accusato la donna di aver danneggiato la loro fiancata sinistra, mostrando un’abrasione sul fianco destro del suo veicolo come prova. I due hanno richiesto un pagamento immediato di 1700 euro come risarcimento, minacciando, in caso di rifiuto, di chiamare la Polizia e di avvertire che la multa sarebbe costata alla donna 4000 euro.
L’intervento decisivo della Polizia Stradale
Fortunatamente, in quel momento è intervenuta una pattuglia della Sottosezione Autostradale di Frosinone. Gli agenti hanno subito verificato i danni riportati dai veicoli, riscontrando incongruenze e facendo emergere un tentativo di truffa. Ulteriore conferma è arrivata dal ritrovamento di carta abrasiva in possesso di uno dei due uomini.
La modalità della truffa
Questo tipo di frode è una variante della truffa dello “specchietto” e si basa sul lancio di un oggetto contro il veicolo della vittima. Dopo che il conducente si ferma e scende dall’auto, i truffatori procurano un’abrasione sull’auto con carta abrasiva, rendendo così più credibile il danno.
Denuncia e presunzione di innocenza
I due uomini sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria, ma, in base al principio di presunzione di innocenza, restano attualmente solo indiziati. Sarà la decisione definitiva del giudice, emessa tramite sentenza, a determinare la loro eventuale colpevolezza.