Sit-in e sciopero delle guardie giurate Battistolli
Si è svolto ieri mattina – 4 novembre 2024 – un sit-in sotto la sede dell’istituto di vigilanza Battistolli, dove i lavoratori addetti al trasporto valori hanno manifestato per chiedere misure di sicurezza più efficaci. La protesta ha portato a un incontro con la dirigenza, che tuttavia ha comunicato di non poter implementare equipaggi di tre persone, giustificando questa scelta con l’impatto negativo sui margini aziendali.
Reazione del sindacato Fisascat-Cisl Roma
In risposta, la Fisascat-Cisl di Roma ha espresso il proprio disappunto tramite una nota ufficiale, dichiarando che l’atteggiamento di chiusura della società rappresenta “un atto grave“, specialmente considerando l’impegno quotidiano dei lavoratori. La mancanza di un accordo ha spinto il sindacato a pianificare ulteriori azioni di protesta, che includono il blocco dello straordinario nei giorni successivi.
Richiesta di incontro urgente con la Questura di Roma
Il segretario territoriale della Fisascat-Cisl di Roma Capitale e Rieti, Paolo Le Foche, ha espresso preoccupazione per la sicurezza dei lavoratori, soprattutto considerando l’aumento di episodi di criminalità. Ha richiesto un incontro urgente alla Questura di Roma per discutere delle criticità e individuare soluzioni che garantiscano l’incolumità degli addetti, il cui lavoro è particolarmente esposto ad aggressioni.
Doppio sciopero a Roma e provincia
Il 31 ottobre e il 4 novembre, circa 500 guardie giurate di Battistolli hanno scioperato per ribadire la necessità di sicurezza, soprattutto in aree a rischio come i centri commerciali. Durante lo sciopero, i lavoratori sono state bloccate le prestazioni straordinarie per i primi dieci giorni di novembre e hanno tenuto l’ulteriore sit-in che si è tenuto ieri sotto alla sede dell’azienda a Roma, in via Cerchiara.
Sicurezza degli equipaggi a tre unità
Il sindacato ha chiarito che per garantire la sicurezza sui furgoni blindati è necessario disporre di tre unità: un autista, una guardia di scorta e una persona incaricata del carico e scarico del contante. La composizione attuale, invece, prevede solo due operatori, esponendo il lavoratore alla gestione in solitaria del denaro in luoghi potenzialmente pericolosi, senza il supporto adeguato in caso di emergenze.
Battistolli come simbolo della richiesta di sicurezza nel settore
La scelta di scioperare presso Battistolli, una delle aziende leader nel trasporto valori, mira a sensibilizzare l’intero settore. Le Foche ha citato un caso a Latina, dove la questura ha disposto l’obbligo di equipaggi a tre unità per i furgoni blindati, sottolineando come provvedimenti simili siano necessari anche a Roma. “Il rischio è reale”, ha affermato, “e dovrebbe essere riconosciuto da tutte le aziende del settore, specialmente nelle operazioni di ritiro e trasporto nei quartieri più a rischio”.
Protesta contro le normative vigenti
I lavoratori coinvolti precisano che la loro protesta non è diretta contro la propria azienda, ma contro le norme attualmente emanate dalla Questura di Roma. La richiesta di una regolamentazione più stringente riflette l’urgenza di una protezione maggiore per gli operatori del settore, soggetti a un costante rischio di aggressione.