Il colonnello dei Carabinieri Fabio Cagnazzo è stato arrestato con l’accusa di concorso in omicidio volontario nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, avvenuto nel settembre 2010. La Procura di Salerno ha messo sotto indagine Cagnazzo per il suo presunto coinvolgimento, che comprende la partecipazione alla fase organizzativa del delitto e possibili azioni di depistaggio.
Cagnazzo e la provincia di Frosinone
Figura nota in Ciociaria per essere stato comandante provinciale dei Carabinieri di Frosinone dal 2017 al 2020, Cagnazzo ha contribuito in passato a importanti operazioni di contrasto alla criminalità organizzata. Tuttavia, le attuali indagini puntano a un suo ruolo diretto nell’omicidio di Vassallo e in presunti tentativi di distogliere le indagini verso un colpevole designato, un pusher brasiliano poi scagionato.
Un’interrogazione intensa
Cagnazzo ha affrontato un lungo interrogatorio di undici ore con i pubblici ministeri di Salerno, durante il quale ha risposto a domande sugli eventi che hanno preceduto e seguito l’assassinio del “sindaco pescatore”. Il colonnello avrebbe orchestrato il crimine in un contesto complesso, segnato dall’ipotesi di connessioni con la camorra e interessi nel traffico di stupefacenti
Verso una svolta nelle indagini
L’arresto di Cagnazzo rappresenta una possibile svolta nell’inchiesta che, dopo anni, mira finalmente a identificare le responsabilità e il movente dell’omicidio di Angelo Vassallo, noto per il suo impegno contro il degrado ambientale e il crimine organizzato nel suo territorio. Questo sviluppo ha sollevato grande attenzione pubblica e attesa per i prossimi aggiornamenti.
VASSALLO, BATTISTI: “PASSO CRUCIALE PER RICERCA GIUSTIZIA”
“La notizia dell’arresto di quattro persone nell’ambito dell’indagine sull’omicidio del sindaco pescatore Angelo Vassallo rappresenta un momento di cruciale importanza nella ricerca della verità. Tra gli arrestati figurano due carabinieri, un imprenditore e un collaboratore di giustizia, ex affiliato alla camorra. Sono accusati di omicidio volontario, segnando un passo determinante verso la giustizia in un caso segnato da anni di depistaggi e insabbiamenti”.
Così in una nota la consigliera regionale Pd del Lazio, Sara Battisti.
“Angelo Vassallo – prosegue la nota – è stato un amministratore amato dalla sua comunità, che ha sacrificato la vita per la sua lotta contro la criminalità e il malaffare. Continueremo a seguire gli sviluppi dell’inchiesta con attenzione, finché ogni aspetto sarà chiarito. La nostra vicinanza va ai fratelli di Angelo, Dario e Massimo Vassallo, che con coraggio hanno portato avanti, in tutti questi anni, la battaglia per ottenere giustizia e verità”.