Un anno dopo gli Stati Generali della Provincia
Il 9 novembre 2023, in provincia di Frosinone, si tennero gli Stati Generali: un incontro con esponenti politici, industriali e sociali volto a rilanciare lo sviluppo del territorio. L’evento, aperto dal Presidente della Provincia, Luca Di Stefano, e dal Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, aveva l’obiettivo di unire le forze e delineare un futuro di crescita economica e sociale per la Ciociaria.
Il bilancio della CISL: “Il nulla di fatto”
A un anno di distanza, il Segretario Generale della CISL Frosinone, Enrico Capuano, esprime delusione per l’assenza di progressi. “Nulla è stato fatto da allora, e oggi affrontiamo una crescente crisi aziendale”, afferma Capuano, denunciando come le criticità percepite e segnalate al tempo siano state ignorate dalle istituzioni. La crisi si aggrava anche a causa della scadenza imminente degli “ammortizzatori sociali”, prevista per fine 2024, che lascerà numerosi lavoratori privi di tutele.
Declino industriale e soluzioni proposte
Con 465.000 abitanti, la provincia di Frosinone vede un declino industriale marcato. La perdita di competitività è attribuita all’assenza di Zone Economiche Speciali (ZES), da cui il Lazio è escluso. Secondo Capuano, il territorio, pur possedendo forti realtà nei settori manifatturiero, automotive, aeronautico e farmaceutico, soffre le difficoltà tipiche delle aree interne, aggravate dalla mancanza di politiche mirate.
La necessità di infrastrutture e azioni immediate
Per rilanciare la provincia, la CISL sottolinea l’importanza di sfruttare opportunità come la nuova stazione dell’Alta Velocità a Ferentino, fondamentale per il miglioramento infrastrutturale. Inoltre, la CISL richiama all’attivazione del Comitato per lo Sviluppo e all’impiego del Consorzio Industriale Unico del Lazio.
Una chiamata all’azione
Enrico Capuano lancia un appello alla politica e agli amministratori locali: “Dopo un anno di silenzio assordante, è il momento di agire per il bene della provincia e dei cittadini”. Il sindacato ribadisce di non cercare la polemica, ma di essere portatore di proposte serie e concrete, chiedendo risposte e azioni tangibili per evitare che la voce del territorio resti inascoltata.