Se oggi in questo territorio si parla di Stazione Tav lo si deve a quanto “seminato” negli anni scorsi. Non possiamo dimenticare infatti il lavoro e l’interessamento di Nicola Zingaretti, Maurizio Stirpe e Gianfranco Battisti che ebbero la “ visione” del progetto infrastrutturale.
Proprio insieme a Maurizio Stirpe partecipai Il 22 luglio 2022, da presidente della Provincia, ad un incontro con il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, per un confronto sulla situazione delle infrastrutture in provincia di Frosinone e, in particolare, sulla stazione dell’Alta Velocità di Ferentino. Erano presenti anche i principali referenti delle strutture tecniche del Ministero e di Rfi i quali rappresentarono la fattibilità tecnica e la sostenibilità economica della Stazione Tav Ferentino-Supino, definendola la migliore e unica collocazione possibile nell’area del frusinate. Era stato firmato un accordo in regione ad aprile del 2020, alla presenza delle massime cariche istituzionali, grazie al forte interessamento dell’allora Presidente Nicola Zingaretti e dell’amministratore delegato di Ferrovie Gianfranco Battisti che anche attraverso le due fermate di Frosinone e Cassino posero le basi per lo sviluppo del progetto. Una Stazione Tav può essere realizzata esclusivamente dove era stata prevista, vale a dire nell’area tra Ferentino e Supino, altrimenti il nostro territorio perderà un’occasione storica per il proprio futuro.
Per questo condivido pienamente le affermazioni del presidente di Unindustria Corrado Savoriti: altre rivendicazioni dal sapore campanilistico e propagandistico avrebbero l’effetto di rompere il fronte e indebolire la posizione dell’intero territorio. Perché sia chiaro: la Stazione Tav va concepita come opera di bacino, in grado di attrarre passeggeri e merci dalla vicine province e perfino dal Molise.
Bene ha fatto il Segretario regionale della Cisl Enrico Coppotelli, in questo momento molto buio per la nostra terra, anche a seguito delle notizie non positive che arrivano da Stellantis, a mettere al primo posto la realizzazione di questa importante e strategica infrastruttura. C’è però la necessità da parte di tutti di essere consapevoli che la strada è ancora lunga e difficile e soprattutto che per tramutare l’impegno in opera c’è bisogno delle risorse e che Ferrovie inserisca il progetto nel piano di investimenti. Senza un gioco di squadra dell’intero territorio si rischia di non centrare l’obiettivo.